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Applausi a non finire nella 40ª edizione della mitica Transborgaro, vera e propria festa del motocross creata da Bruno Morselli e Pino Mangano, dedicata ai campioni del passato, che si sono ritrovati mossi dal piacere di rinverdire i momenti più belli della loro carriera, e per divertirsi di nuovo in sella uno contro l’altro senza troppi assilli per il risultato finale.
A dire la verità, di fianco ai tanti che hanno corso per pura soddisfazione ci sono stati anche coloro che hanno rispolverato il proprio repertorio tecnico e stilistico, sottolineando la grinta e determinazione che li ha portati a scrivere pagine di storia del motocross. Ad iniziare dai tre vincitori di giornata, Alex Puzar, Jeff Stanton e Broc Glover, che, forti di una forma ancora invidiabile, hanno dato il meglio di sé stessi per salire sul gradino più alto del podio delle rispettive classi.
Glover, attuale responsabile Dunlop sui campi gara fuoristrada statunitensi, è stato il dominatore assoluto della classe riservata agli anni ’70, dove ha sfoderato la sua accattivante guida precisa e pulita con la quale si è assicurato la vittoria in entrambe le manche: nella prima davanti a Beppe Gaspardone e nell’altra prevalendo sull’inossidabile Pietro Miccheli. Secondo assoluto, grazie ad un 3° ed un 4° posto, si è piazzato il veneto Bruno Mamprin, terminato a pari punti con il californiano Chuck Sun, ex ufficiale Honda nonché protagonista al Nazioni degli anni ’70.
Anche lui indimenticabile pilota factory American Honda e grande antagonista di Jean Michel Bayle nei primi anni ’90, Jeff Stanton ha fatto un lavoro doppio correndo sia nella categoria anni ’90 che in quella ’80, dove si è imposto in entrambe le manche. Alle sue spalle si è piazzato il sempreverde Paolo Caramellino, che si è spartito un 2° ed un 3° posto con Alberto Dotti, 3° assoluto davanti a Roberto Costa, Pekka Vehkonen e Bruno Cavandoli. Tra gli altri ospiti illustri, Massimo Contini 6° e Michele Magarotto 10°.
Stanton ha invece trovato pane per i suoi denti nella ’90, grazie al grintosissimo Alex Puzar che sin dalle prove libere gli ha fatto capire che quella di Stanton non sarebbe stata una passeggiata. E così è stato, visto che i due campioni hanno battagliato in entrambe le manche gomito a gomito mandando in brodo di giuggiole la calorosa platea. Alla fine l’ha sputata proprio l’ex iridato piemontese, che dopo il secondo posto della prima manche si è rifatto nella successiva togliendo il ruolo di battistrada e la vittoria assoluta al pilota del Michigan.
Il podio si è chiuso con il sorprendente Paolo Schneider, che l’ha spuntata su Giorgio Antoniazzi e sul simpatico finlandese campione di enduro Samuli Aro. Puzar ha poi completato la giornata imponendosi anche nella Coppa Famiglia assieme al cugino Andrea Quaglia.