Traversini: "Potevamo dire la nostra"

Traversini: "Potevamo dire la nostra"
Tanta sfortuna e qualche errore per il team italiano. Il manager degli Azzurri ci racconta il week-end del Cross delle Nazioni | M. Zanzani, St. Jean d'Angely
19 settembre 2011

Punti chiave

 

Il sabato non ha portato fortuna.
"Ci aspettavamo di più. La doppia caduta in gara1 lo ha tagliato fuori dalle sue manches. Lupino ha dovuto abbandonare anche lui tutte due le manches. Quattro manches non finite hanno ovviamente portato l’Italia nelle retrovie. L’unico che ha finito entrambe le gare è Guarneri che ha fatto un’ottima gara con un ottavo e un quinto. Ha fatto una grande gara. Sono molto contento della sua prestazione. Avevo paura che questa gara la sentisse troppo, invece ha portato fino in fondo due manches con molta maturità e determinazione".

 

La caduta di Cairoli sembra sia stata sfortuna.
"Era partito bene, ha girato stretto, ma ha trovato un po’ di fango, ha perso aderenza ed è caduto. Quando è caduto la seconda volta era 16esimo e ce la stava mettendo tutta. Forse la foga... e ha fatto un’altra caduta, un po’ più seria della prima e questa l’ha tagliato fuori da gara2".


Americani imbattibili?

"Nessuno pensava di poter battere gli americani. Anche se viste le gare hanno avuto anche loro qualche problema. Nella MX2 hanno fatto due 17esimi. Se non avessimo avuto quelle defaillance probabilmente potevamo dire la nostra. Non per la vittoria ma un podio poteva essere ampiamente alla nostra portata.


Adesso c’è un anno intero per digerire questa giornataccia. I nostri ragazzi hanno un intero campionato davanti e l’anno prossimo speriamo di fare meglio".

 

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