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Un oggetto transizionale che porterà la squadra Yamaha clienti della MotoGP, ad impegnarsi anche nel nuovo campionato che sostuirà la classe 250cc.
Com'è fatta
Motore CBR600RR, in attesa di quello "unico" ufficialmente rilasciato per tutti da Honda, e un telaio interamente progettato e costruito dalla factory francese, grazie all'esperienza acquisita in pista dagli ingegneri del team. In particolare da Guy Coulon e Nicolas Goyon.
Nuove frontiere di business
L'impresa è ambiziosa, ma in tanti si stanno improvvisando "costruttori" di telai per la nuova categoria voluta dalla Dorna. L'idea è di abbattere i costi del campionanto mondiale, aumentando la visibilità degli sponsor attraverso più categorie. Un marketing trasversale che è piaciuto a molti e sta generando una pioggia di iscrizioni alla Moto2. Questo significa anche più manubri a disposizione, per tutti quei piloti attualmente appiedati che potrebbero così restare impegnati nel circus.
Quindi il "piccolo" team Tech 3 potrebbe veder arrivare in forza gente come Toni Elias o Alex De Angelis, ironia della sorte, attualmente impegnati nella top class con Fausto Gresini, altro team manager illustre che ha scelto di iniziare una nuova avventura in Moto2.
Pronti per il debutto, senza dimenticare la MotoGP
Un sforzo economico che, come dimostra la foto, farà anche Hervé Poncharal, il cui businnes principale resta ovviamente la MotoGP. Per il 2010 il manager francese ha già messo sotto contratto i due americani Edwards e Ben Spies, ma in Australia ha iniziato a prendere contatti nel paddock per definire anche i piloti del futuro "junior" team.
E confermando che la moto scenderà in pista a Valencia già il prossimo mese, lo stesso Poncharal ha dichiarato: "Questo prototipo segna un nuovo storico capitolo per il nostro team. Tutti noi siamo incredibilmente eccitati per la nuova avventura. E' una opportunità importante per mostrare il valore tecnico della nostra struttura. Abbiamo speso molti mesi a disegnare e produrre questo modello, e non vediamo l'ora di vederla in azione in pista. Certo restiamo concentrati sullo sforzo in MotoGP, ma crediamo molto in questa Moto2. Quindi guardiamo al futuro con ottimismo".
Matteo Cappella