Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Alle 1150 di giovedì 16 giugno parcheggio la mia moto nel P1 del circuito del Sachsenring. In totale, da quando sono partito da Milano, ho fatto 939 km a una media di 90 km/h e un consumo di 16,6 km/litro. Come va la S1000XR? Secondo me molto bene. Me la sono goduta, mi piace l’impostazione di guida, si viaggia con grande tranquillità, trasmette sicurezza, è divertente, si fanno delle belle pieghe (se si è capaci…). Promossa a pieni voti. E adesso GP di Germania.
#ioalgpvadoinmoto!
20 giugno 2022, GP di Germania fatto: Guevara in Moto3, Fernandez in Moto2, Quartararo in MotoGP. Parto con un cielo carico di pioggia: non è male, almeno è fresco. Il roadbook è fatto con accurata precisione, con il solito pezzetto di carta scritto a mano: l’intenzione è, questa volta, passare veramente da Kempten, attraversare l’Austria su strade statali, fino ad arrivare di nuovo a St.Moritz, quindi si punta a Milano, facendo questa volta il lungo lago di Lecco.
C’è un appuntamento imperdibile: alle 18 devo essere pronto per la diretta di DopoGP, l’approfondimento del lunedì di Moto.it sul GP appena disputato, con Nico Cereghini e l’ingegnere Giulio Bernardelle.
Si è un po’ allungata la catena, anche se BMW assicura che non ha bisogno di manutenzione. Ce n’è bisogno, invece, e purtroppo non c’è più il grandissimo Aurelio Longoni, il super specialista della Regina, un uomo straordinario che mi ha sempre dato assistenza tecnica in tutti i miei viaggi. Ciao Aurelio, dovunque tu sia, è stato un onore conoscerti.
Alle 9:15 del mattino si parte. Tutta autostrada, anche in questo caso viaggio tra 150 e 160 km/h: si va via con un filo di gas, con una discreta protezione del cupolino di serie. C’è qualche vibrazione, ma più che sopportabile.
Perdo tempo a causa di lavori e di un tratto di autostrada chiuso che costringe a una deviazione imprevista. Dove non ci sono i limiti arrivo fino a 208 km/h indicati (e volendo ce n’era ancora…), con in scia una BMW serie5: è pazzesco come a quella velocità, in Germania ci siano un sacco di macchine che ti stanno dietro. Incredibile.
Nei tratti liberi da limiti, viaggi a 150 km/h in prima corsia… L’autonomia è buonissima. Alle 15:30, finalmente, arrivo in Austria, in ritardo sulla tabella di marcia: mancano solo 2h30 alla diretta di DopoGP. E da qui in poi saranno solo strade statali, la media si abbassa.
Alle 17:30 devo fermarmi: trovo un albergo da qualche parte in Austria, sulla statale 180 a circa un centinaio di chilometri da St.Moritz.
Martedì 21 giugno, ore 8.15: si parte per Milano, 318 km, tutti su strade statali. Una passeggiata. St.Moritz, Chiavenna, il lago di Lecco, Milano. Fa già caldo, ma si può viaggiare bene.
Nelle varie soste, emerge un difetto per me evidente: la moto è troppo inclinata quando è parcheggiata sulla stampella laterale e per metterla in posizione dritta si fa uno sforzo pazzesco, che la mia schiena regge a fatica. C’è anche il cavalletto centrale, che però richiede comunque un bello sforzo: per me che sono una mezza calzetta è davvero difficoltoso utilizzarli. Da sistemare.
Dopo circa 200 km in autostrada, inizia a piovere, la temperatura si abbassa fino a 16 °C: nel tragitto ho rispettato naturalmente i limiti autostradali quando ci sono, ma nei tratti privi ho viaggiato tra 150 e 160 km/h, a circa 6500 giri. Si macinano chilometri senza accorgersene, il motore ha un sacco di cavalli, si riprende da qualsiasi regime in qualsiasi marcia senza alcun problema. E che bello il suono del quattro cilindri: me lo ero dimenticato, mi piace molto.
Martedì 21 giugno, ore 11.20: sono a 30 km da Milano, quindi il viaggio è praticamente finito. Fa caldissimo. In totale ho fatto 2.037 km, alla media di 88 km/h e un consumo di 17,8 km/litro. Ho fatto autostrada di tutti i tipi: 120, 130 km/h, sparate oltre i 200 km/h. Ho fatto strade statali in quantità, passi meravigliosi, stretti da 2-3 marcia, altri molto veloci.
Ho fatto pochissima città, dove però ho notato che il motore scalda meno di altri: bene. In definitiva, la BMW S1000XR si comporta alla grande in tutte le condizioni: il motore ha fin troppi cavalli, spinge forte in tutte le situazioni, ai bassi e agli alti regimi, consuma il giusto. Ciclistica: si guida benissimo, di fatto è una super sportiva, ma comoda. A me la ruota da 17 pollici piace: ha un bell’avantreno, la controlli bene, dà sicurezza in ogni situazione. Da migliorare un po’ la sella e, come già evidenziato, i due cavalletti. Una goduria, gran moto.