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Intervenuto in un evento dedicato alla trasformazione della mobilità organizzato da Quattroruote, il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini ha attaccato il termine fissato per il 2035 alla vendita di veicoli con motore a scoppio. "Chiunque capisce come la deadline del 2035, così com’è stata definita, non funziona e non è inevitabile resti tale, essendo comunque prevista una revisione nel 2026”, ha ribadito, sottolineando che “Entro metà marzo è previsto un passaggio al Consiglio Europeo, nel quale esprimeremo la nostra opinione”. Ha poi aggiunto: “Se potremo contare sulle alleanze che ho riscontrato negli incontri con altri ministri potremo dare vita a una massa critica e ragionare quanto meno sui tempi e modi della transizione”. In particolare il ministro preferirebbe spingere sulle tecnologie alternative all'elettrico come i carburanti bio o sintetici evitando che l'ultimatum del 2035 risulti "una tagliola ineluttabile".