"Morte, anche questa volta Alex vincerà!" - Il messaggio del dottor Costa dopo l'incidente di Zanardi

"Morte, anche questa volta Alex vincerà!" - Il messaggio del dottor Costa dopo l'incidente di Zanardi
Il medico dei piloti, l'amico, il quasi padre di Alex Zanardi ha affidato alla sua pagina Facebook il suo commento dopo quanto accaduto al campione di Castel Maggiore e dopo gli ultimi bollettini medici sulle sue condizioni cliniche
21 giugno 2020

Claudio Marcello Costa, il dottorCosta, gli ha tenuto la mano nei momenti più terribili. Gli ha camminato a fianco anche quando lui, Alex Zanardi, non camminava più. Lo ha raccontato anche nel suo film. Quale sia il legame tra il vecchio medico e l’ostinato atleta non serve neanche stare a ribadirlo. E’ anima. E’ sangue.  E’ qualcosa che si avvicina alla paternità.

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Amicizia è una parola immensa, ma non è abbastanza per descrivere il filo che lega due immensi uomini. Ed è per questo che chiunque ha avuto un pensiero per Alex Zanardi, in questi giorni tremendi, ha inevitabilmente pensato anche a lui, a quel dottorCosta che è uscito dalle scene, s’è messo fuori dal giro, ma resta l’eroe dei suoi eroi: i piloti. E che, oggi, è come un padre che s’appella ai miracoli. I miracoli degli uomini: dei medici e della scienza, del pilota e della sua voglia di vivere .

Ha taciuto, il dottorCosta, per quasi due giorni, poi, oggi, ha scelto di affidare ai social il suo pensiero per Alex Zanardi. “Guarderà ancora una volta la morte e le dirà che ancora una volta non la lascerà vincere”. Neanche questa volta. Perché non è solo, e perché, dice Claudio Marcello Costa, tanta, tantissima gente, sta combattendo adesso con lui. Anche solo con l'affetto impressionante che c'è intorno ad Alex Zanardi.

“A Berlino - scrive il dottor Costa con il suo solito linguaggio a cavallo tra l’epica e la scienza - la Sorte ha investito con una macchina lanciata a 400 chilometri orari la vettura di Alex Zanardi, rubandogli metà del corpo. Quel 15 settembre 2001 Alex arrivò con meno di un litro di sangue all’ospedale di Berlino e sopravvisse a sette arresti cardiaci. Qualche tempo dopo, prendendo suo figlio Niccolò sulle spalle, disse: ‘Morte, questa volta ho vinto io!’.

La Signora vestita di nero non ha digerito lo scacco e a Siena ha sbarrato la strada ad Alex con un camion. Trauma cranio facciale gravissimo, prognosi riservatissima. Bravi neurochirurghi, anestesisti e maxillo facciali in sala operatoria si adoperano affinché rimanga in vita. Fuori della sala operatoria non ci sono in trepida attesa solo la moglie Daniela, il figlio Niccolò e la madre Anna, ma tante, tantissime persone che, commosse, si stringono attorno ad Alex. Quando lui vincerà di nuovo la sua partita con l’avversario agguerrito di sempre, esclamerà: ‘Morte, questa volta abbiamo vinto Noi! Infatti ho vinto anche per l’aiuto di quelli che mi amano e sono vicini a me’. Sempre!.”

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