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Il 5 aprile, tanti sostenitori si sono radunata al piazzale Milanaccio di Borgosesia per assistere a un momento storico: la partenza di Luigi Dimino, il primo tetraplegico tracheostomia disfagico al mondo a intraprendere un viaggio in sidecar attraverso l'Italia. Con il suo progetto "Oltre ogni limite", Luigi ha trasformato una tragedia personale in un messaggio universale di resilienza e speranza.
Luigi, ex sassofonista e motociclista appassionato, ha visto la sua vita cambiare radicalmente nel 2022 quando, durante un'esibizione, è stato colpito dalla sindrome di Guillain-Barré, una rara malattia neurologica che lo ha lasciato tetraplegico dopo 737 giorni di ospedale, tra coma e riabilitazione. Nonostante abbia perso l'uso di mani e piedi e debba convivere con una tracheostomia, ha deciso di sfidare ogni limite; il suo motto è: "Nessuno è sconfitto finché ha un respiro".
L’impresa, non è priva di difficoltà, soprattutto economiche. Luigi ha lanciato una raccolta fondi per coprire costi come carburante, alloggi e manutenzione del sidecar, invitando chiunque a sostenere il progetto attraverso donazioni. "Ogni litro di benzina conta", ha spiegato, sottolineando quanto ogni contributo possa fare la differenza.
Luigi porta con sé non solo il peso della sua condizione, ma anche la forza di un sogno realizzato. Il suo viaggio è un simbolo per chi, come lui, rifiuta di arrendersi davanti all’avversità.
Alle 10 del mattino, il sidecar appositamente modificato e con il numero 737 stampato sui lati, a ricordare i giorni passati in ospedale, ha preso il via accompagnato da un corteo di motociclisti, il gruppo di volontariato fondato da Luigi anni prima per aiutare i malati e gli anziani. A guidare il veicolo c'è Emilio Armati, affiancato da Erica Trombini e Anna Zanella, che si alterneranno nell’assistere Luigi durante il viaggio.
Prima della partenza, Luigi ha condiviso le sue emozioni: "Questo non è solo il mio viaggio, ma quello di chiunque abbia affrontato sofferenze. Voglio mostrare che i limiti spesso sono solo nella nostra mente". Il tour, della durata prevista di un mese, toccherà tutta la penisola fino alla Sicilia, con tappe dedicate a incontrare bambini disabili, offrendo loro l’emozione di un giro in sidecar.
Pisa è una tappa simbolica nel viaggio di Luigi, famosa in tutto il mondo per la sua Torre Pendente, un monumento che, nonostante la sua instabilità, ha sfidato i secoli senza crollare. Costruita nel 1173, la torre ha continuato a inclinarsi per secoli, ma invece di essere abbattuta, è stata rinforzata e preservata, diventando un simbolo di perseveranza. Non solo una visita turistica, ma un momento di condivisione e ispirazione, perfettamente in linea con lo spirito del suo viaggio: "Nessuno è sconfitto finché ha un respiro". Luigi è stato accolto davanti alla torre simbolo della città con i volontari della Misericordia, Patrizia Saldo e Sandra Capuzzi, con il patrocinio del Comune di Pisa. Una tappa importane in una città simbolo del nostro Paese. Dopo i riconoscimenti di rito il viaggio prosegue verso altre importanti località italiane.
Luigi e il suo pilota Valentino non rinunciano neppure ad un po' di sterrato, e che sterrato! Eccoli sulle strade de "L'Eroica" in Toscana.
Continua il viaggio "Survivor On The Road" del nostro amico Luigi Dimino e dopo Pisa la rotta scende verso Siena, Cerveteri, Pontinia, Napoli, Torre del Greco. Ogni sosta è una grande festa attorno al sidecar con tanti amici che accorrono per salutare e per anche per omaggiare, diciamolo, un'impresa eroica di un uomo che sta portando un messaggio di speranza per tutti: nessuno è sconfitto fino a che ha un respiro. Lo ripete sempre Luigi e allora lo ripetiamo volentieri anche noi. Tante feste, dicevamo, e altrettante emozioni ma forse quella che le rappresenta meglio di tutte è l'accoglienza incredibile che Battipaglia ha riservato al nostro amico viaggiatore. Date un occhio qui sotto!
Ci teniamo a darvi una curiosità in più sul video che vedete. La musica che sentite non è stata scelta ovviamente a caso ma non è neppure di un compositore a caso. A realizzarla è stato lo stesso Luigi che, prima della malattia, era un musicista professionista.
Luigi e il sidecar arrivano al cospetto del Cristo Redentore di Maratea sul monte San Biagio ed è lo stesso Luigi a scriverci: "Non so descrivere il mix di emozioni che ho vissuto man mano che salivo tornante dopo tornante. Non è facile resistere nelle mie condizioni, i dolori sono acuti, un decubito enorme guarito ma non completamente... ma trovo la forza e il coraggio ogni giorno... perché la vita è questa, non in un letto!"
In questo momento Luigi è arrivato in Sicilia e vi terremo aggiornati con il suo viaggio incredibile. Nel frattempo vi consigliamo di vedere (o rivedere) l'intervista con la quale Luigi Dimino ha voluto riassumerci la sua storia e con la quale noi abbiamo in qualche modo voluto augurargli buon viaggio.