“Perché la Superbike non attira più come un tempo?”. Discussione della settimana

“Perché la Superbike non attira più come un tempo?”. Discussione della settimana
Se lo chiede “DrManetta” lanciando la discussione sul forum di Moto.it. “Fino a non molto tempo fa la SBK era la specialità più seguita dagli smanettoni – dice – ora non è così. Perché?”. Risponde l'esperto della redazione, e poi spazio ai vostri contributi
13 giugno 2018

A questo link trovate la discussione, dite la vostra!

 

“Fino a non molto tempo fa la Superbike era per gli smanettoni della domenica (e del sabato) il campionato da seguire, quello dove le moto di tutti i giorni si sfidavano all'ultima staccata e all'ultima curva. Una vera goduria e se ne parlava tanto. Ora non più...". E' questo il sunto della discussione aperta sul Forum di Moto.it da “DrManetta”, che ammette per primo di guardare le gare solo registrate. E chiede agli altri utenti se ci sia ancora pubblico per questa categoria. 

Ogni settimana sottoponiamo alla vostra attenzione le discussioni più interessanti e utili provenienti dal nostro forum, ed evidenziate dal moderatore Marco Marin.
Un'approfondimento iniziale al tema lo propone stavolta l'esperto della redazione, Carlo Baldi, inviato al mondiale Superbike, poi la palla passa a voi!

«La Superbike era il campionato degli smanettoni, di chi andava in circuito a vedere correre la propria "ipersportiva". Ora che il mercato delle sportive ha subito un drastico calo delle vendite il campionato delle derivate dalla serie ha ancora un senso ed un seguito? "Vinci la domenica e vendi il lunedì". Questo era il concetto che regolava la Superbike sino a qualche anno fa. Ora il lunedì le maxi sportive si vendono in numeri limitati anche se vincono la domenica. Però la Superbike attira ancora molti appassionati, per lo più motociclisti, gente che la moto la usa, grande o piccola che sia, e che vede il campionato delle derivate come l'ultimo baluardo della passione. Solitamente l’appassionato di Superbike non segue solo la classe regina, ma anche le due Supersport, 600 e 300, e la Stock 1000, dove le moto sono rimaste molto simili a quelle che possiamo trovare dal concessionario.

Certo i motociclisti ormai sono pochi, e rappresentano una razza quasi in estinzione. Anche per questo, almeno in Italia, la Superbike non ha un grandissimo seguito, sopraffatta dalla MotoGP che, anche grazie al “fenomeno” Rossi, ha incontrato il favore delle masse. Ma questo ridotto numero di seguaci, se confrontato con la GP, ha pro e contro. Se da una parte la Superbike fatica ad avere un largo seguito, e di conseguenza a trovare sponsor e visibilità, dall’altro mantiene molte delle regole e dei valori che sempre caratterizzano il motociclismo. Prima tra tutte quella del rispetto per i piloti. Nel recente round di Imola, che ha visto la doppia vittoria di Rea proprio sul circuito di casa della Ducati, non si sono sentiti fischi, ma solo applausi. Nessuno ha tifato “contro”, ma solo a favore. Da parte dei piloti c’è sempre la massima disponibilità nei confronti dei tifosi che affollano il paddock, e che cercano comunque un contatto con i loro beniamini.

Forse, quando Valentino appenderà il casco al fatidico chiodo, molti tifosi italiani smetteranno di seguire il motociclismo, proprio come è avvenuto anni fa con Tomba e lo sci, mentre gli appassionati della Superbike rimarranno gli stessi. La Superbike non è una moda, ma la naturale passione di chi va in moto e apprezza il motociclismo ed i suoi valori. Ecco perché c’è ancora pubblico per questa categoria, e ce ne sarà anche in futuro».

Nota: poiché la discussione è nata sul Forum di Moto.it vi invitiamo a postare lì i vostri commenti servendovi del link qui sotto

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