“Una super sportiva come prima moto” Discussione della settimana

“Una super sportiva come prima moto” Discussione della settimana
Questa volta il lettore “Claudioccccc” lancia una interessante discussione (o una provocazione?) sul forum di Moto.it a proposito della prima moto pensando a una super sportiva, però 1.000. Risponde l'esperto della redazione, in attesa dei vostri contributi
25 maggio 2018

A questo link trovate la discussione, dite la vostra!

 

“Da anni il sogno della moto mi gira per la testa...” Comincia così il messaggio che inizia la discussione sul Forum di Moto.it lasciato da “Claudioccccc”.
Nulla di strano, se non fosse che più avanti l’idea si sposta sulla scelta fra le ultima super sportive da 1000 cc e circa 200 cavalli di potenza, visto che – è scritto – le 600 sono praticamente sparite dai listini. Da qui la richiesta di consigli agli altri frequentatori del forum.

Come ormai sapete, ogni settimana sottoponiamo alla vostra attenzione le discussioni più interessanti e utili provenienti dal nostro forum, ed evidenziate dal moderatore Marco Marin.
La discussione lanciata da Claudio sulla scelta della prima moto è sicuramente stimolante, perché propone di arrivare subito a moto importanti. Un approfondimento iniziale lo propone stavolta il nostro Francesco Paolillo come spunto di riflessione, poi la palla passa a voi!

“Nel corso degli anni ho assistito di persona a consegne delle chiavi con “mano tremula” da parte di concessionari e meccanici. Vendite poco convinte a causa dei compratori che si portavano a casa mezzi ben al di sopra delle proprie capacità di guida. Con i miei occhi ho visto l’emozionato proprietario di una fiammante VFR 800 spegnere quattro volte la moto prima di scomparire all’orizzonte. Il venditore, tra lo sconsolato e il preoccupato, mi disse che l’acquirente non era mai salito in sella ad una moto! O il ragazzino che s’infilava nel bagagliaio della vettura che lo precedeva dopo poche centinaia di metri in sella alla sua sfavillante CBR 1000. Anch’egli a secco di esperienza.

Penso di non essere il solo ad avere assistito a scene del genere, così come penso che in qualsiasi compagnia ci sia stato, e ci sia tutt’ora, chi vuol fare il passo più lungo della gamba e saltare quella che è una prassi consigliata: salire di cilindrata gradualmente.
Una volta era più facile , si cominciava con il cinquantino, o con il centoventicinque, poi a diciotto anni si poteva ambire al tremmezzo per poi coronare il sogno a ventun anni, la seicento, o, per i fortunati, la millona!
Poi le leggi sono cambiate, complicando con una logica discutibile il mondo delle patenti moto, mentre le assicurazioni hanno dato il colpo di grazia a suon di aumenti dei costi delle polizze.

Chi scrive ha mosso i primi passi in sella ad un vespino, passando per una Gilera KZ (la prima volta che la guidai mi vennero i brividi per quanto andava forte …), per poi mettere le terga su una Kawasaki GPZ 600R di quinta mano, 75 cavalli che sembravano un’enormità. Piccoli passi, in parte obbligati da un portafogli anoressico, in parte alla coscienza di dover “prenderci la mano”.
Le cilindrate sono cresciute in maniera esponenziale, le moto da “adulti” nel giro di dieci anni sono passate dai 600 ai 1.000 e più cc, relegando a entry level le 600/750, in alcuni casi depotenziate a suon di strozzature sull’alimentazione.

Tutto questo ha portato ad avere numerosi “nuovi utenti”, o sarebbe meglio chiamarli motociclisti, poco esperti, se non addirittura totalmente inesperti se non per quel motorino affittato sull’isoletta greca in vacanza! Ebbene il consiglio spassionato è sempre quello dei piccoli passi. Sarebbe auspicabile imparare cos’è e come si comporta una moto, in sella ad una media cilindrata, non troppo pesante e con una potenza limitata (48/50 cavalli sono più che sufficienti): il mercato attuale ne offre di molto valide, sia dal punto di vista estetico sia per quello che riguarda le prestazioni. Guidare non significa “riuscire” ad andare in giro, guidare una moto comporta molte più cose, alcune delle quali dettate solo dall’esperienza. Questo vale per tutte le "due ruote" a motore, ma vale ancora di più nel caso in cui si parli di moto sportive da 130 e più cavalli (non parliamo poi delle sportive da oltre 200!). Elettronica evoluta e sistemi ABS sempre più affinati non mettono al riparo dagli errori, tanto meno nel caso in cui si sia alle prime armi. Le soddisfazioni e le emozioni che si provano in sella ad una moto non sempre sono legate ai numeri stampati sul libretto, e nel caso in cui lo fossero, siate onesti con voi stessi e siate umili… cominciate per gradi, e vedrete che imparare sarà più facile e veloce. Voi che cosa ne pensate?”

Nota: poiché la discussione è nata sul Forum di Moto.it vi invitiamo a postare lì i vostri commenti servendovi del link qui sotto
A questo link trovate la discussione, dite la vostra!

 

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