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In questi giorni cade l’anniversario della nascita di un genio della moto: esattamente centocinquanta anni fa, il tre settembre del 1871, nasceva a Kassel in Germania Ernst Neumann Neander: fu il progettista della più interessante delle moto costruite dalla Opel, il modello Motoclub. Una realizzazione di cui aveva parlato il nostro Massimo Clarke in questo articolo del maggio 2013.
Pittore, progettista, cabarettista, uomo d'affari, pilota da corsa e ingegnere tedesco, Ernst correva già con successo sui velocipedi all’età di 19 anni. Il suo primo impiego come fu quello di fumettista e illustratore e nelle sue attività artistiche, fortemente influenzate dall'Art Nouveau, mostrò sempre un grande interesse per la velocità e la tecnologia. Da solo costruì la sua prima motocicletta nel 1904, e con quella affrontò corse in salita e di durata come la massacrante Parigi-Roma-Parigi. Dopo la prima guerra mondiale stipulò con Adam Opel un accordo di licenza in esclusiva e da quel momento in poi la motocicletta di Neander sarebbe stata prodotta e commercializzata da Opel.
Opel era nata come fabbrica di macchine da cucire nel 1862, quando noi celebravamo l’Unità di Italia. Dal ’99 iniziò a costruire le automobili e due anni più tardi anche le motociclette, sebbene con qualche interruzione e con marchi diversi. La monocilindrica 500 Motoclub è del 1928: il modello più sportivo erogava ben 22 cavalli con doppio scarico e cambio a tre marce. Speciale era il telaio costituito da profilati in acciaio uniti mediante chiodatura. Con questa nuova tecnologia, ideata proprio da Ernst Neumann Neander, Opel fu in grado di ridurre il tradizionale tempo di assemblaggio di una motocicletta, dalle 15-20 ore a circa 4-6 ore. I tempi ridotti comportarono un prodotto eccellente a un prezzo interessante e in tempi brevi, rendendo accessibile a un vasto pubblico la mobilità individuale su due ruote.
La produzione di queste moto terminò nel 1930, quando la Opel ha definitivamente abbandonato la scena motociclistica. Il crollo di Wall Street del 1929 e la conseguente crisi, mise la parola fine anche alla società di Neander e alla Opel Motoclub.