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Il traguardo dei vent'anni di Moto.it è l'occasione per parlare del nostro mondo, quello della moto nelle sue mille sfaccettature, con chi lo conosce bene. Abbiamo iniziato questo giro di interviste con Carmelo Ezpeleta, Numero Uno Dorna, parlando di MotoGP e Superbike, proseguendo con Stefano Ronzoni di BMW, poi con il CEO di KTM, Stefan Pierer, l'AD di Ducati Claudio Domenicali, e con Alfredo Altavilla, uno dei massimi dirigenti di FCA.
Dal 1965 Brembo produce dischi freno, e oggi ne sforna oltre sessantacinque milioni: è leader di mercato, con stabilimenti in Europa e da qualche anno anche in India, Paese numero uno tra i produttori di moto.
Da oltre vent’anni Brembo regna anche nella MotoGP, considerata una scuola valida e continua per avanzare con lo sviluppo. La chiave dell’evoluzione di tutti i mezzi di trasporto negli ultimi vent’anni? La leggerezza, per Bombassei, inseguita anche per consumare e inquinare meno. Per i prossimi venti c’è una spinta forte dell’elettrico anche sulla moto, e il nostro intervistato non ne è entusiasta, nutrendo qualche dubbio che si possa generare l’energia sufficiente per alimentare tutte le auto e tutte le moto, e parla soprattutto di energia rinnovabile.
Anche le moto saranno coinvolte, prevalentemente per i veicoli da città, ma Brembo come Pirelli, non corre rischi: freni e gomme resteranno indispensabili. Quanto all’evoluzione nel mondo dei freni, la frenatura elettrica è alle porte: ovvero, le pinze comandate elettricamente, a partire dal freno di stazionamento. E Brembo è pronta all’evoluzione, anche sulle moto.
Ma, da metalmeccanico e da appassionato, Bombassei non riesce a pensare a una moto o a un’auto che passi e non faccia rumore. Soprattutto nelle corse. La MotoGP, dice Bombassei, oggi è uno spettacolo migliore della F1, emerge l’uomo, ed è appassionante. E promette che farà di tutto perché rimanga così.