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Sono passati esattamente 40 anni dalla prima edizione della 200 Miglia di Imola – una gara bellissima, innovativa, pensata e voluta da quel genio che è stato Checco Costa. Una gara che voleva essere la Daytona europea, perché se gli americani erano capaci di far correre le derivate di serie su un palcoscenico mondiale, con gli inevitabili ritorni mediatici e di vendite, chi eravamo noi per non poter fare altrettanto? Quella 200 Miglia è entrata nella storia per tanti motivi, ma se faceste un sondaggio fra i motociclisti per determinare quanti e quali se la ricordano meglio, scoprireste che la maggior percentuale di risposte esatte le otterreste fra i Ducatisti.
Non sarebbe affatto un caso perché quella prima edizione, vinta da Paul Smart dopo che Bruno Spaggiari – in testa fino all’ultimo giro – finì la benzina, lanciò col botto la bicilindrica desmodromica 750SS, la Ducati che ha in un certo senso aperto la strada ad una scia di vittorie firmate da bicilindriche a V di 90° lunga fino ad oggi. Smart e Spaggiari, sul podio, festeggiarono una doppietta che pochi, prima della gara, avrebbero mai pronosticato. Troppa la differenza di cavalli fra le bicilindriche bolognesi e le velocissime (anche troppo…) tre cilindri due tempi del Sol Levante. E troppo forti gli squadroni Norton, Laverda ed MV Agusta – a cui però mancava il mezzo su cui Agostini potesse esprimere il suo talento. E invece eccoli lì, i due piloti di quel team ufficiale Ducati voluto fortemente da Fredmano Spairani, l’amministratore delegato dell’epoca, e dall’indimenticato ingegner Taglioni. In cima al podio, davanti a tutti.
La ricorrenza, insomma, era troppo importante perché Ducati se la potesse lasciar scappare. Ed è per questo che la casa di Borgo Panigale ha pensato bene di invitarci nel salotto buono del proprio auditorium, facendoci accogliere addirittura da Gabriele Del Torchio (recentemente riconfermato alla guida di Ducati Motor Holding) per raccontarci il come e il quando di questo terza edizione del revival della 200 Miglia di Imola. Francesco Rapisarda, Responsabile Comunicazione Ducati, cede infatti subito la parola a Del Torchio che non perde l’occasione per ricordarci come questo anniversario cada proprio nel momento in cui si apre un altro, importantissimo ciclo nella vita dell’azienda Ducati, ovvero quello del controllo da parte di Audi. E ancora una volta rassicura la platea: Ducati non perderà la propria identità, né si sposterà da Borgo Panigale.
Il testimone passa a Diego Sgorbati che spiega come la scelta di legare il marchio Ducati all’edizione 2012 della 200 Miglia di Imola (a proposito, in programma dal 21 al 23 settembre prossimi) non fa che confermare l’attenzione di Ducati alla propria storia. “Chi può comprare una Panigale oggi” spiega evocativamente il Direttore Marketing Ducati, “deve forse qualcosa a quella gara e a quella giornata”. L’attenzione al proprio passato è sempre stata una buona tradizione della casa bolognese, che in occasione della 200 Miglia di quest’anno proverà ad avvicinare ancora di più i propri clienti alla storia, facendo partecipare alla parata storica (il 23 alle ore 15) tutte le Ducati iscritte alla manifestazione, ma anche i modelli moderni degli iscritti ai propri club DOC che lo volessero.
Prende poi la parola il Dottor Costa, che di quel già citato Checco è figlio e che, ricorda il Dottore stesso con voce un po’ rotta dall’emozione, proprio quarant’anni fa a quella 200 Miglia di Imola scendeva in pista per la prima volta in veste di dottore. Ma viene il momento di parlare davvero di questa 200 Miglia attraverso le parole di Christian Jupsim, direttore di DG Sport nonché organizzatore della manifestazione. A Imola si correrà la gara (naturalmente parteciperà anche Paul Smart, in sella alla sua 750), certo, ma sarà possibile vedere quella mostra itinerante dei dieci modelli più rappresentativi della storia dell’azienda svelata al pubblico per la prima volta in occasione del WDW. Oltre alla mostra, nelle tre giornate di gara saranno tante le manifestazioni che varrà la pena di vedere: la già citata parata, ma anche la 4 ore di endurance – una gara vera e propria riservata alle moto storiche, occasione per rinverdire i fasti della casa di Borgo Panigale nelle gare di durata.
A rafforzare il legame fra DG Sport e Ducati, Jupsin ha anche confermato come tutti i soci dei Ducati DOC Club che prenoteranno il biglietto weekend avranno diritto ad un secondo biglietto omaggio; prenotazioni online direttamente sul sito della manifestazione. Chiude la conferenza stampa il secondo padrone di casa della manifestazione: Pietro Benvenuti, direttore generale dell’Autodromo. Che aspetta tutti sulle rive del Santerno, per rievocare degnamente una gara che ha fatto la storia della Ducati, ma anche quella del circuito.