Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
La casa delle corse. Questo doveva essere la Honda Racing Corporation, HRC in breve, nella mente del suo ideatore, quello Shoichiro Irimajiri che alla fine degli anni 70 iniziò a progettare la ristrutturazione dell'attività agonista della Casa di Tokyo. Così la definì quando la presentò a Soichiro Honda, e così venne comunicata al pubblico quando, sul finire dell'estate 1982, venne annunciata al pubblico.
Prima dell'HRC, le corse in Honda erano attività di cui si occupava solo il reparto R&D, ricerca e sviluppo, attraverso quell'Honda Racing Service Centre Corporation - RSC in breve - che ne costituiva emanazione diretta. Irimajiri rivoluzionò il concetto del reparto corse, creando l'Asaka Center di Saitama, una struttura autoconsistente che ospita tre dipartimenti. L'R&D, che in Honda rimane sempre e comunque legato a filo doppio alle competizioni, l'MSD (Motor Sport Development) ovvero il reparto dove si costruiscono fisicamente le moto da corsa, e infine l'HRC - Honda Racing Corporation - che è la mente, l'organizzazione di tutte le corse in cui Honda è ufficialmente impegnata.
L'HRC è nata quasi in contemporanea con la grande offensiva che ha portato Freddie Spencer a conquistare il primo titolo Honda in classe regina, nel 1983. Da allora ha sempre partecipato ai due Mondiali riservati ai prototipi, il motomondiale/MotoGP e il Mondiale Cross, mentre si è impegnata a fasi alterne, quando il suo lavoro poteva avere ricadute interne ritenute importanti, nella Superbike, nel Trial e nei Rally.
Da allora, al netto di qualche piccola variazione nel pantone dei colori più o meno ufficiale, il logo era rimasto immutato. Il cambio di questo 2022, a quarant'anni esatti di distanza dalla nascita, vuole essere un messaggio importante e significativo di inversione di tendenza: anche quest'anno, se si eccettua il settecentesimo titolo (o giù di lì...) di Toni Bou, e la comunque importantissima affermazione in F1 (da cui però si è ritirata, anche se HRC gestirà la transizione della gestione e progettazione delle power unit da Honda al team stesso) con i motori Honda forniti al team Red Bull vincitore con Max Verstappen, HRC è rimasta a secco. MotoGP, Moto3, Dakar, MXGP, MX2, Superbike, sono tutti i titoli andati alla concorrenza.
Uno smacco che Honda, e soprattutto HRC, non può accettare. Il direttore tecnico Takeo Yokoyama ha parlato esplicitamente di una rivoluzione riferendosi alla progettazione della nuova RC213V MotoGP, ma l'impressione è che la portata del cambiamento sia - debba essere - più importante. A volte, le grandi rivoiuzioni partono da piccoli dettagli. Come un logo.