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La moglie Frances Avery Howe Agnelli, la figlia Virginia Asia Agnelli, la seconda moglie del padre Allegra Caracciolo di Castagneto Agnelli e le sorelle Anna Agnelli e Donna Chiara Visconti di Modrone Pervanas con il marito Angelos Pervanas hanno commemorato Giovanni Alberto Agnelli in un bell'evento che si è tenuto sabato 10 dicembre a Montopoli, in provincia di Pisa. L'evento è stato organizzato dal Comune e hanno partecipato centinaia di persone che hanno conosciuto Agnellino e che lo hanno stimato, prima come bambino e poi come presidente della Piaggio.
Montopoli infatti è il Comune dove c'è Varramista, la tenuta degli Agnelli in cui Giovannino passò molto tempo nell'infanzia e dove era tornato a vivere tra il 1993 e il 1997, quando è stato presidente di Piaggio, che ha il suo stabilimento principale a Pontedera.
Agnellino era legatissimo a questa parte della Toscana e sabato a Montopoli, partendo da questo libro, di cui avevamo già parlato e che aveva conquistato anche Nico Cereghini, si sono succeduti i ricordi degli amici, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del cameriere, della cuoca di Varramista e del maggiordomo personale di Giovannino.
La famiglia Agnelli arrivata in Toscana con discrezione e senza voler intervenire sul palco piano piano si è sciolta con i ricordi e gli aneddoti e alla fine la moglie ha abbracciato le vecchie conoscenze e ha parlato: "Volevo ringraziarvi di cuore per questo ricordo di mio marito, mi ha emozionato molto”.
Giovanni Alberto Agnelli è morto il 13 dicembre 1997, a 33 anni, sconfitto da un male incurabile. Da presidente della Piaggio era riuscito a ridare slancio all'azienda delle due ruote. Aveva ideali in cui credeva e cercava di far rispettare nella crescita e nella conduzione di un'azienda.
In un'intervista con Tiziano Terzani disse: "Non posso accettare che l’ultimo scopo dell’ industria sia quello di far soldi. Fare profitti è importante perché garantisce il futuro, però sono convinto che il ruolo dell’industria sia anche quello di migliorare la società, di aiutare le persone mettendo a loro disposizione prodotti e servizi che migliorino la qualità della loro vita. Uno dei ruoli del mondo industriale deve essere quello di fare cultura. Di questo sono convinto, e purtroppo oggi non ci sono molte aziende che lo fanno".
Era amico di Walter Veltroni che, nel ricordarlo qualche anno fa, ha scritto: "Penso che se la sua vita fosse continuata il destino di questo Paese forse sarebbe stato diverso".