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E' tutto pronto per l'80° Sturgis Motorcycle Rally che inizierà venerdì 7 agosto nell'omonima cittadina del South Dakota per terminare domenica 16.
Il famoso raduno motociclistico si tiene dal 1938 e in sole due occasioni è stato rimandato e a causa della seconda guerra mondiale: nel 1942 per carenza di benzina.
Nel tempo si è trasformato radicalmente dalle prime edizioni organizzate dal motoclub Indian, includendo forme di spettacolo ed esibizioni di vario genere, ma al centro di tutto resta il momento di incontro per tanti motociclisti.
Tantissimi in realtà: una media di mezzo milione e il record di circa 700.000 presenze nel 2015.
Ed è proprio il grande afflusso a preoccupare perché la situazione sanitaria negli USA resta seria come dimostrano i numeri di diffusione del Coronavirus.
Tuttavia la stessa governatrice dello stato americano, Kristi Noem, rilevando come i numeri del contagio siano bassi nel Sud Dakota si è rifiutata di applicare le chiusure. Sollevando per la verità alcune critiche perché il numero dei test effettuati sarebbe inferiore rispetto alla media degli Stati Uniti.
Vista la situazione generale, e le restrizioni in alcuni paesi agli spostamenti come il Canada, gli organizzatori del raduno si attendono meno motociclisti del solito, stimandoli in circa 250.000: si tratterebbe in ogni caso del più grande evento di folla di questo periodo.
Per calcolare con una certa precisione statistica quante persone arrivano ogni anno, alla fine della manifestazione viene tenuto il conto della quantità di spazzatura raccolta.
D'altra parte per i 7.000 abitanti della piccola cittadina il raduno annuale rappresenta la maggiore entrata economica dell'anno, un giro d'affari che mediamente – secondo il dipartimento di stato - vale 800 milioni di dollari (ovvero 115.000 dollari procapite) che arrivano alle attività di accoglienza, ristorazione e attività commerciali di ogni genere.
Gli abitanti meno coinvolti negli affari si mostrano preoccupati, ma per altri lo Sturgis Rally è l'evento per il quale si preparano tutto l'anno e al quale non rinuncerebbero per nulla al mondo.
Il gestore del grande campeggio Buffalo Chip, Rod Woodruff, ha ricordato ad esempio come a Sturgis si investa tutto l'anno nella speranza che le persone arrivino in quei nove giorni. E che loro faranno di tutto per garantire che le persone abbiano le giuste distanze.
Nei giorni successivi al raduno saranno eseguiti i test per il coronavirus sulla popolazione, ma non su chi avrà partecipato e sarà ritornato nelle proprie città d'origine.
Gli organizzatori, proprio per la particolare situazione, hanno adottato speciali misure di sanificazione e hanno modificato il calendario delle attività cancellando alcuni eventi, sponsorizzati e non, come la cerimonie di apertura, le parate, i concorsi e i concerti di musica dal vivo all'Harley-Davidson Rally Point Plaza.