"È un importante atto per la realizzazione di fondamentali opere pubbliche attese da tempo da cittadini e imprese, in parte già finanziate nel Bilancio dello Stato e mai avviate”, così il Ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini ha commentato la firma del decreto di nomina dei 29 Commissari Straordinari già individuati dal precedente esecutivo per lo sblocco delle grandi opere ferme al palo a causa di ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e alla complessità delle procedure amministrative.
Sono 57 (
le trovate qui) e valgono, in totale,
82,7 miliardi di euro (di cui 21,6 miliardi saranno destinati a opere da eseguirsi al Nord, 24,8 miliardi al Centro e 36,3 miliardi al Sud) finanziate, a legislazione vigente, per circa 33 miliardi di euro. Il finanziamento sarà completato con ulteriori risorse nazionali ed europee, compreso il
Next Generation EU.
Nel comunicato diramato dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili si legge che " I Commissari sono figure di alta professionalità tecnico-amministrativa, immediatamente operative, scelte per assicurare la migliore interlocuzione con le stazioni appaltanti di ANAS e RFI e con le varie amministrazioni pubbliche coinvolte. Solo in un caso, come previsto da una delibera Cipe, è stato nominato commissario straordinario il Presidente della Regione Siciliana".
Le opere soggette a commissariamento si dividono in infrastrutture ferroviarie (60,8 miliardi), stradali (10,9 miliardi), presidi di pubblica sicurezza (528 milioni), opere idriche (2,8 miliardi), infrastrutture portuali (1,7 miliardi), metropolitana (5,9 miliardi). Ovviamente quelle che ci riguardano più da vicino sono le 14 opere stradali dove sono previsti interventi, tra gli altri, sulla Ss Ionica 106, la E 78 Grosseto-Fano, sulla Ss675 Umbro Laziale, la Ss4 Salaria e la Ss16 Adriatica, tra interventi sulla viabilità secondaria, di adeguamento e razionalizzazione della rete stradale e completamenti di itinerari già programmati, si legge nella nota del Mims.
“È un passo importante per il rilancio delle opere pubbliche in Italia. Si tratta di infrastrutture attese da tempo da cittadini e imprese, in gran parte già finanziate”, ha commentato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. “L’attuazione delle opere commissariate determinerà anche importanti ricadute economiche e occupazionali. Considerato che una parte significativa delle opere è localizzata al Sud, ci aspettiamo impatti positivi in termini di riduzione del gap infrastrutturale tra i territori del nostro Paese. In due mesi abbiamo completato un processo che era fermo da tempo, ma ora occorre procedere velocemente all’attuazione dei cronoprogrammi e a tal fine intendo incontrare al più presto i commissari. Il Ministero monitorerà trimestralmente la realizzazione delle diverse fasi, così da rimuovere tempestivamente eventuali ostacoli”.