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Moto lanciata alla velocità di 276 km/h, Polizia appostata con l'Autovelox, risultato: 779 euro, decurtazione di 10 punti e sospensione per tre mesi della patente. Tutto sommato al centauro in questione è andata più che bene, qualunque imprevisto, anche uno starnuto, a quella velocità, poteva costargli molto più caro.
Superare i limiti capita quotidianamente a molti utenti della strada, per distrazione o per imperizia, ma quando i cartelli indicano 90km/h e si sfreccia a quasi 280, la differenza (186 km/h) rimane il metro con cui pesare incoscienza o insipienza.
Gli agenti della Polizia Provinciale che hanno constatato l'infrazione non hanno neppure tentato di fermare o inseguire il motociclista che si vedrà recapitare la contravvenzione a casa. Erano a bordo del Fiat Scudo accessoriato con le apparecchiature per il rilevamento della velocità, appostati a lato strada nel tratto dell'Aurelia all'altezza di Orbetello quando hanno visto sfrecciare una moto a quasi 280 km/h.
«Rispettare i limiti di velocità non è una scelta arbitraria, ma una regola da seguire scrupolosamente per garantire la sicurezza propria e quella altrui – è stato il commento di Patrizia Siveri, assessore alla Polizia provinciale -. La maggior parte degli incidenti stradali infatti, potrebbe essere evitata, rispettando i limiti di velocità. Invitiamo, quindi, tutti gli utenti della strada ad una guida attenta e responsabile, perché le distrazioni, l’imprudenza, la spavalderia o la superficialità, si possono pagare care al volante».
Fonte: ilgiunco.net
Foto d'archivio