Telethon a Macerata

A Macerata 16 preziose moto da GP sono andate all'asta per aiutare la raccolta di fondi Telethon. Presente Franco Uncini: ecco l'intervista
26 gennaio 2009


31 milioni 56 mila 653 euro
. Obiettivo superato quello di Telethon per aver raggiunto un nuovo record nella raccolta fondi a sostegno della distrofia muscolare e le altre malattie genetiche.

Un grande appuntamento di solidarietà anche quest'anno sui palinsesti Rai a supporto della ricerca scientifica e delle persone affette da quelle che sono definite "malattie rare".
Forte più che mai il sodalizio con la BNL che da sedici anni è al sostegno di Telethon e che non manca di affiancare alla manifestazione iniziative di alto spessore. Infatti, tra quelle di forte impatto per finanziare Telethon, la BNL di Macerata in piazza Oberdan ha messo all'asta preziosi modelli di moto GP che hanno segnato la storia del motomondiale e una Lamborghini Miura P400 del 1968.
E non finisce qui: anche un'asta di beneficenza che comprende la tenuta da corsa, lo scooter, i guanti e il casco di Loris Capirossi. La base d'asta è a partire da 10.000 euro e l'intero incasso sarà devoluto a favore di Telethon.

Veri e propri pezzi da novanta messi a disposizione da un collezionista maceratese con la passione nel sangue per i motori che afferma che "Il rombo dei motori è la nota musicale che mi accompagna da oltre 40 anni" e che ha deciso di vendere i suoi gioielli.
L'interno della banca, in questi giorni, è un vero e proprio box  ed è ancora "colorato" dalle 16 moto GP guidate da piloti come Franco Uncini, Fausto Ricci, Ezio Gianola, Angel Nieto, Noboru Ueda, Phil Read, Jean Michel Bayle e Loris Capirossi. All'esterno dell'istituto di credito tutto il fascino della Lamborghini Miura P400 del ‘68. L'occasione ha visto la presenza del campione mondiale di moto Franco Uncini che abbiamo intervistato.

Intervista a Franco Uncini
Che significa per Franco Uncini essere al fianco di Telethon?
Franco Uncini: "È una iniziativa semplicemente meravigliosa, guardi  faticavo a rispondere al telefono per mandare sms al 48 5 48.  Telethon colpisce moltissimo, accetto sempre con grande entusiasmo gli inviti di questo genere e ho accolto molto volentieri questo invito organizzato dalla BNL sia per presenziare che per intervenire. Mi fa molto piacere che il collezionista abbia messo a disposizione tutti questi  mezzi per attirare il pubblico alla BNL mettendoli all'asta proprio per Telethon. I miei complimenti per questa manifestazione. Tutti dobbiamo essere molto sensibili e vicini a questo tipo di manifestazioni".

Lei oggi ricopre l'incarico di direttore di gara del Motomondiale. Di cosa si occupa con precisione?
Franco Uncini: "Sono nella direzione gara del Motomondiale, composta da quattro persone. In precedenza c'era solo un direttore gara, ma col tempo si è visto che un singolo non sempre era in grado di saper prendere precise decisioni per esempio per non aver notato un sorpasso, o magari una bandiera gialla, io sono nella direzione gara in rappresentanza dei piloti".

Quali sono le sue mansioni?
Franco Uncini: "Per quanto riguarda la direzione gara ho il compito di seguire tutti i piloti. Sono poi entrato nel Motomondiale come Riders Safety Commission Delegate, responsabile della sicurezza dei circuiti per conto dei piloti. Da qualche anno si è creata una Safety Commission, commissione di sicurezza, composta da Valentino Rossi, Loris Capirossi, Casey Stoner, Dani Pedrosa, NikY Hayen, Marco Melandri e John Hopkins in rappresentanza della Kawasaki e attraverso le riunioni che facciamo nel primo giorno di prove libere che ci sono nel Motomondiale cerchiamo di capire e di valutare quali potrebbero essere le migliorie da apportare sui circuiti per l'anno successivo".

Come vede il futuro del Motomondiale, in particolare l'interesse da parte dei giovani?
Franco Uncini: "Noto che c'è molto interesse, quello che è stato fatto negli ultimi anni è stato molto intelligente, cioè ridurre l'età minima per la classe 125, avere poi delle categorie abbordabili per cui i giovani riescano facilmente ad avvicinarsi al motomondiale è importante, principalmente si trovano in Spagna come il campionato spagnolo e la Red Bull Cup, sono categorie facilmente accessibili e molto formative. Io faccio parte della commissione che valuta e accetta i piloti che dovrebbero poi correre nella 125 e  nella 250. Noi scegliamo con molta attenzione i giovani perché i giovani sono il futuro del motociclismo e vedere la loro presenza ci fa piacere. Questo è uno sport bello e pulito".

Giorgia Isidori

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