A Silverstone un tributo a Barry Sheene

A Silverstone un tributo a Barry Sheene
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
A dieci anni dalla sua scomparsa la gara MotoGP ospiterà una parata in onore del due volte iridato. In pista le moto più belle della sua carriera
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
22 agosto 2013

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 La gara della MotoGP a Silverstone, in programma il prossimo primo settembre, ospiterà un giro d'onore dedicato a Barry Sheene. Scomparso per una malattia incurabile il 10 marzo del 2003, Barry è stato uno dei piloti britannici più famosi e popolari della storia - per molti è stato il primo pilota VIP, capace di uscire dai confini della passione motociclistica per entrare (con grande rumore) nell'immaginario collettivo come figura di pari fascino ai più celebrati campioni del mondo dorato della Formula 1.

 

Curiosamente, Sheene non ha mai vinto il gran premio di casa ma i meno giovani ricorderanno la sua battaglia con Kenny Roberts (persa per soli trenta millesimi) nel Gran Premio di Gran Bretagna corso proprio a Silverstone nel 1979. La parata, che avrà luogo fra le gare della Moto2 e MotoGP, vedrà proprio la Suzuki XR27 ufficiale protagonista di quel duello come ospite d'onore. Le altre partecipanti comprendono la Suzuki XR14 del 1975 su cui Sheene vinse il suo primo GP della 500, ad Assen, e la TR750 dello stesso anno con cui Barry si rese protagonista del terribile incidente di Daytona - in effetti, l'esemplare che sfilerà a Silverstone è quello sopravvissuto, portato in gara dal suo compagno di squadra. Completa il quadro la Yamaha 500 del 1981 su cui Sheene chiuse al quarto posto nel Mondiale.

 

Le moto verranno guidate dal figlio Freddie, dal cognato Paul Smart (anch'egli pilota di grande fama nonché autore della storica vittoria Ducati alla 200 miglia di Imola) e il nipote Scott Smart, ancora in attività nella BSB dopo qualche fugace apparizione sui palcoscenici mondiali. La quarta moto verrà guidata da Steve Parrish, compagno di squadra di Barry, e sarà presente anche Randy Mamola, amico di vecchia data prima che avversario, in sella alla sua Suzuki ufficiale XR34 del 1980 con cui corse nel 1980 facendo arrivare al Mondiale uno sconosciuto meccanico australiano di nome Jeremy Burgess...

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