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Waze e altri navigatori ci indicano il percorso da seguire e ci segnalano anche dove incontriamo velox e posti di blocco della polizia. Molto spesso questa funzione ci permette di evitare multe salate e la decurtazione di punti sulla patente. Quando capita ringraziamo chi lo ha segnalato e soprattutto la tecnologia che lo rende possibile. Ma se scoprissimo che quella stessa tecnologia può essere anche usata dalla Polizia? Non ci sentiamo di dire "contro" di noi, perché se anche i modi sono un poco ortodossi, lo scopo è nobile e giusto: preservare l'incolumità di motociclisti e automobilisti.
Ma andiamo con ordine. Parliamo della Polizia del Surrey in Gran Bretagna che per far rispettare i limiti di velocità le ha tentate un po' tutte. Hanno anche utilizzato la tecnologia e in particolare Waze. Le auto di pattuglia in diverse occasioni hanno segnalato un posto di blocco anche se in realtà non ci fosse alcun controllo. Gli automobilisti vedendo la segnalazione rallentavano comunque.
Di fatto l'idea è davvero ingegnosa, ma quando gli agenti hanno rivelato la loro "tecnica" su Twitter i cittadini britannici si sono indignati. La polemica è montata così tanto che la polizia del Surrey è stata costretta a spiegare ufficialmente l'accaduto con un comunicato stampa. Per la Polizia è stata anche l'occasione di togliersi qualche sassolino nella scarpa e di parlare di tagli ai bilanci.