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Giorgio Minarelli era entrato in azienda nel 1980 e dopo la morte del padre Vittorio aveva preso in mano la Motori Minarelli. Il marchio ha fatto la storia della moto nel nostro Paese e non soltanto, motorizzando i migliori ciclomotori per decenni. Dopo i record di velocità, la Minarelli è stata protagonista anche delle corse, aggiudicandosi quattro titoli mondiali e 30 vittorie tra il 1978 e l’81.
Giorgio aveva siglato nei primi anni Novanta un accordo di joint-venture con la Yamaha per la produzione di motori a quattro tempi e propulsori con variatore automatico per gli scooter, crescendo così fino a diventare leader mondiale del settore. Successivamente, nel novembre 2001 il gruppo Yamaha aveva acquisito il pieno controllo aziendale e quasi venti anni più tardi, nel 2020, la Fantic Motor ha rilevato tutte le quote dalla Yamaha.
Uscito dalla società, Giorgio si era dedicato alla seconda delle sue passioni, l’arte: è stato presidente della Guam a Bologna e ha lanciato la mostra Street Art costituendo l’associazione Italian Graffiti.
I dipendenti di Motori Minarelli e Fantic Motor hanno diramato un comunicato per abbracciare la famiglia Minarelli, esprimendo “tutta la gratitudine a un uomo che ha saputo prendere il testimone del padre con coraggio, intelligenza, responsabilità sociale e amore per il lavoro, portando la Motori Minarelli ai vertici mondiali, punto di riferimento per tante famiglie del territorio”.