Addio a Tullio Masserini, tra i grandi del motociclismo. Il ricordo di Gio Sala

Addio a Tullio Masserini, tra i grandi del motociclismo. Il ricordo di Gio Sala
Motociclismo in lutto per la scomparsa del campione bergamasco Tullio Masserini. Aveva 85 anni ed era figlio d'arte, suo padre Massimo era stato il primo a vincere con la Gilera 4 cilindri nel '46
6 maggio 2023

Motociclismo in lutto per la scomparsa del campione bergamasco Tullio Masserini. Aveva 85 anni ed era figlio d'arte, suo padre Massimo era stato il primo al mondo a vincere con la Gilera 500 a 4 cilindri nel '46.

Da giovane aveva iniziato a lavorare nella concessionaria di famiglia fondata dal papà Massimo, manifestando subito talento e passione smisurate per le due ruote.
Nato a Bergamo il 13 febbraio 1938, Tullio Masserini è stato un protagonista del motociclismo sportivo, ma anche dell'imprenditoria bergamasca. Inizia a correre con la Lambretta e nel '58 entra nel Gruppo Sportivo Fiamme Oro Milano della Polizia di Stato. Negli anni  ’58-’60 si aggiudica tre medaglie d’oro alle Sei Giorni Internazionali di Garmisch (Germania), Gottwaldov (Cecoslovacchia) e Bad-Aussee (Austria) con la Gilera. Nel 1959 è vincitore assoluto alla Valli Bergamasche internazionale su un percorso durissimo, che lo mette a dura prova.

Negli anni '60 chiude con la carriera agonistica da professionista, ma continua a correre anche nel motocross. Nel 1968 entra a far parte della Scuderia Fulvio Norelli che lo nomina presidente dal 1996 al 1997. Per lui corrono campioni del calibro di Descrovi, Gentili, Ghilardi, Rosa, Bernini, Sora, Bettoni, Gualdi, Magri e Marinoni. 
Tullio Masserini era stimato dai piloti di enduro di ieri, come da quelli di oggi. Persona per bene, riservata, ha dato tantissimo al motociclismo italiano. Alla famiglia vanno le condoglianze della redazione di Moto.it.

Il funerale si terrà nella chiesa del cimitero di Bergamo lunedì 8 maggio alle 10.30.

 

Gio Sala
Gio Sala
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Il ricordo di Gio Sala

"Tullio ho avuto modo di conoscerloa ll’esordio della mia carriera professionale negli anni 90, quando fu il DS del team Farioli, persona decisa, precisa e professionale, i suoi passati lo dimostrano, vissuti sempre con successo.

Con Tullio avevo un feeling speciale, ci trovavamo, ci intendevamo, ci capivamo, non per questo mi abbia risparmiato le sue epiche sgridate per qualche “sbavatura” in gara, anzi in fase di lavoro era molto severo, ma una volta chiarita la cosa tutto tornava come prima.

Ho avuto il piacere è l’onore di vincere il mio primo mondiale sotto le sue direttive sportive, memorabile la sua emozione nell’abbraccio che mi diede a titolo vinto, non me lo sarei mai aspettato e così anche la mia emozione andò alle stelle.

Con gli anni il rapporto è diventato da amico, ricevendo inviti personali per cene a casa sua dove ho avuto modo di scoprire un uomo di successo dallo sport al business.

Ciao Tullio".

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