Addio allo smartphone sul manubrio! Ecco lo schermo touch con Carplay e Android auto di Interphone

Nicola Andreetto
C'è molta curiosità sul Ridesync, uno schermo touch a colori che si può montare facilmente su qualsiasi moto per avere a portata Apple Carplay o Android Auto. Lo abbiamo provato e ve lo presentiamo in questo video
1 luglio 2024

Il nuovo Ridesync di Interphone arriva a colmare un vuoto che si stava facendo sentire in particolare in quella terra di mezzo tra lo smartphone e il navigatore per quel che riguarda la navigazione in moto. L'uso delle app per il telefonino negli ultimi tempi hanno preso il soppravvento sul navigatore puro grazie alla loro praticità e al fatto che bene o male lo smartphone ce lo abbiamo sempre con noi e magari il navigatore no. I limiti o meglio i punti critici però sono noti: il telefono non è pensato per essere esposto a vibrazioni e agenti atmosferici e per lavorare per ore sotto il sole. Inoltre la visibilità non è ottimizzata per questo uso.

Da qualche tempo sono dunque apparsi i primi schermi dotati di Carplay e Android Auto grazie all'iniziativa di produttori cinesi. Negli ultimi mesi, però, stiamo assistendo ai primi prodotti di questo tipo realizzati da marchi noti e apprezzati. Tra questi il primo ad arrivare sul mercato è stato proprio quello di Interphone.

Brevemente il Ridesync è uno schermo da 5,5 a colori e touch di tipo capacitivo. Ha una scocca robusta ma che ne mantiene contenute dimensioni (17 mm, poco più spesso di un cellulare) e peso (182 gr). Non ha una batteria interna, non ha un modulo GPS interno e neppure telecamere (come qualche competitor) e questo lo rende un oggetto in realtà più semplice, pratico e immediato da installare e usare. Si alimenta a 12V e in dotazione abbiamo due cavi: uno per attaccarlo alla batteria della moto o in alternativa uno per la presa USB.

Il supporto presente in confezione è il Quiklox "handlebar" quindi adatto alla maggioranza dei manubri e viene fornito con diversi spessori. Nel caso avessimo semimanubri o altre esigenze particolari possiamo contare sul catalogo Quiklox che copre tutte le casistiche.

Ok, ma a cosa serve?

La sua funzione è offrirci Carplay (o Android Auto ovviamente) per la moto e possiamo averlo sempre o solo quando ci interessa. Questo ci permette di utilizzare sempre il telefono per la navigazione ma anziché esporlo, il Ridesync si prenderà tutti i rischi al posto suo. Non solo: la visibilità è nettamente migliore e la grafica è semplificata, pensata per l'uso durante la guida. Oltre a poter così usare la app di navigazione che preferiamo possiamo anche ascoltare la nostra musica o i messaggi specialmente se abbiamo anche un interfono collegato sempre al telefono. In parole povere: meno distrazioni, più facilità e un prodotto robusto e pensato per questo utilizzo.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Funziona davvero?

Sì, noi lo abbiamo trovato un prodotto efficace e ne abbiamo apprezzato la praticità. I vantaggi sono piuttosto facili da comprendere e aggiungiamo che il pairing con lo smartphone è rapido e semplice. Se dobbiamo piuttosto evidenziare dei limiti questi sono tutti facilmente superabili. Ad esempio la mancanza di una batteria interna non risulta poi limitante perché non è un oggetto che dobbiamo programmare, facciamo tutto da smartphone. Invece la funzionalità con i guanti non è sempre efficace, ma anche qui ad essere sinceri non è che andiamo spesso a schiacciare mentre guidiamo. La visibilità dello schermo è buona in ogni condizione ma bisogna trovare la posizione giusta sul manubrio per eliminare eventuali riflessi. Infine non si può ruotare e utilizzare in verticale e ad esempio chi scrive predilige questa modalità quando naviga.

Quanto costa?

Il prezzo di listino è di 249 euro. Forse avremmo sperato costasse qualcosina meno, lo ammettiamo, ma sicuramente è già molto più economico dello smartphone che metteremmo normalmente sul manubrio.

Argomenti