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Quanto erano belle le AJS 7R da gara? Queste moto, studiate e realizzate esclusivamente per vincere gare, effettivamente ottennero il successo meritato tra il 1948 e il 1963. Conosciute anche con il nome di "Boy Racers", le 7R vinsero tre edizioni consecutive del Junior Isle of Man TT, dal 1961 al 1963, mentre il marchio ne AJS ne aveva vinte anche altre a partire dal 1914, passando poi per le edizioni del 1920 e 1921.
Nel 1931, dopo un tentativo non troppo di successo di diversificazione dei prodotti all’interno del settore radiofonico e automobilistico, oltre al costosissimo sviluppo della S7, AJS fu costretta a dichiarare bancarotta e venne rilevata dai proprietari della Matchless, continuando però a produrre moto di grande successo.
Successivamente, poco prima della Seconda Guerra Mondiale, nel 1938, AJS, Matchless e Sunbeam si fusero nella Associated Motor Cycles (AMC), e da allora i modelli prodotti furono gli stessi per le prime due case: l’unico dettaglio che le differenziava era il nome sul serbatoio.
Le 7R furono sviluppate a partire dal 1948, in un periodo che vedeva il mondo appena uscito dal tremendo secondo conflitto Mondiale, dove la gente voleva guardare avanti e tornare alla normalità: e la normalità era anche fatta di gare in moto. Proprio nel 1948, AJS vinse il mondiale 500 con la celeberrima Porcupine, una moto che presentava, oltre ad un gigantesco serbatoio a dir poco unico, un’alettatura del cilindro che ricordava, appunto, la corazza difensiva del porcospino.
La 7R era a tutti gli effetti una moto da corsa creata per piloti professionisti, ma anche per piloti privati, in una versione meno sofisticata ed economicamente più accessibile.
I blocchi motore 7R erano stati realizzati in fusione di magnesio leggero, così da mantenere il peso il più contenuto possibile; il colore dorato non aveva uno scopo estetico, ma, piuttosto, aveva il compito di proteggere il blocco dalla corrosione.
Quando nel 1950 Les Graham vinse il Gran Premio di Svizzera con una motocicletta di serie AJS 7R, l'incantesimo che vedeva sempre le italiane su podio si infranse, poiché fino a quel momento Moto Guzzi e Norton erano imbattibili. La moto è stata soprannominata "Boy Racer" Nella sua ultima versione: la 7R vinse il Gran Premio di Gran Bretagna nel 1968, con in sella il britannico Alan Barnett.
Il pilota automobilistico francese Bernard Guérin, che ebbe un grande successo nei primi anni del dopoguerra, iniziò a collezionare motociclette da corsa negli anni '70, e questi 10 esemplari, per l’appunto, fanno parte della sua collezione privata. Le moto sono perfettamente conservate o, in alternativa, restaurate con cura maniacale, come si può evincere dalle fotografie. Il prezzo della vendita in blocco su Classic Driver? 450.000 euro.