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Tommaso Trabucco è il lettore di Moto.it che si è aggiudicato il contest indetto da Cellularline per partecipare al Sardinia Adventouring con un nostro inviato.
E’ così che siamo partiti da Milano, con due nuove KTM 790 Adventure e Adventure R, per la prima edizione di questa manifestazione motociclistica che si snoda sulle strade e sui percorsi fuoristrada della Sardegna.
Ormai le attività motociclistiche in terra sarda sono davvero molteplici, e non e' difficile capire il perché. Prima di tutto va riconosciuta l'ottima ospitalità sarda nei confronti del mototurismo (anche Off Road) visto come risorsa, non come problema: ci è capitato infatti di transitare all'interno di due caserme del corpo forestale nazionale senza che il nostro passaggio creasse allarmismi, come purtroppo succede in molte regioni d'Italia nei confronti della pratica del fuoristrada.
Inoltre va sottolineato come la particolare conformazione di questa regione, che si può' definire ancora "allo stato brado", permetta di creare percorsi molto lunghi in zone ancora incontaminate. Se siete curiosi di vedere le tappe affrontate durante il tour , vi mostriamo gli screenshot dei percorsi on ed offroad: i colori mostrano i diversi percorsi nelle diverse giornate, quindi capirete che quanto scritto sopra corrisponde alla realtà, è difficile trovare altri luoghi in Italia dove affrontare in un giorno solo 274 km quasi tutti in fuoristrada!
Ma tornando appunto al fatto che questa regione sta attirando ultimamente molti eventi motoristici, fin da subito ci era salita la curiosità' di cosa avremmo trovato durante la nostra partecipazione all'evento. Sveliamo subito la risposta, prima di spiegarvi brevemente il tour, giorno per giorno (anche tramite il nostro video).
Il Sardinia Adventouring si e' rivelato un ottimo evento organizzato alla perfezione sotto tutti i punti di vista. Il tour non competitivo prevedeva la possibilità' di scegliere giorno per giorno se affrontare il percorso onroad o quello offroad. A tutti i partecipanti venivano fornite le tracce GPS dei percorsi da seguire in autonomia, ma per maggior sicurezza l'organizzazione ha messo a disposizione anche delle guide.
Il costume inserito nella valigia purtroppo non e' servito, le ore in sella durante le varie giornate sono state infatti davvero tante. Per farvi capire, al netto delle soste per produrre foto e video e per pranzare, ogni giorno la partenza era fissata attorno le 9:00 e l'arrivo attorno alle 17:30. Non una passeggiata quindi, stimolante per chi questi eventi li concepisce come una mera possibilità' di gustarsi la guida del proprio mezzo, ma meno per chi fa della natura e dei buoni piatti a tavola il fulcro di questa che potremmo a tutti gli effetti definire una vacanza. Chi come noi ha seguito maggiormente il tour offroad poteva pero' rigenerarsi un po' affrontando anche qualche giorno di giri su strada asfaltata.
Borse e valigie venivano inoltre trasportate tappa per tappa direttamente dall'organizzazione da Hotel a Hotel: questi sono stati selezionati con cura tra i migliori che il territorio potesse offrire, permettendo di conferire anche una certa classe a questo magnifico giro.
Inutile sottolineare che l'accoppiata moto/cibo in questi casi non manca mai, e che, complici i buonissimi piatti della cultura sarda, molti di noi sono tornati nel continente con qualche chiletto in più.
Ultima nota positiva, e non da poco, dell'organizzazione è stata quella di seguire ed assistere tutti i partecipanti, anche chi, purtroppo, a causa di cadute ha dovuto concludere anticipatamente il suo tour: i mezzi di supporto hannocomunque garantito il normale proseguimento dell'evento.
Complimenti quindi a tutti gli sponsor che hanno permesso la nascita di questo primo Sardinia Adventouring, in primis Cellularline, ma anche Airoh, Continental, TomTom e KTM.
DAY 1: Olbia-Castelsardo
Punto di incontro, preparazione moto, consegna bagagli, cambio gomme ad Olbia al Geovillage Resort. Dopo un breve briefing si passa tutti al campo prova offroad, per verificare le proprie doti di guida e per chi voglia dividersi in gruppi per la partenza del primo pomeriggio. Il primo giorno decidiamo di seguire la traccia offroad, e gasati dallo spirito adventouring dell'evento decidiamo anche di tenerci i bagagli legati alla moto. Il vento ci terra' compagnia tutta la settimana, e così, soprattutto il primo giorno, capiamo la presenza di così tante pale eoliche sulle verdi colline che ci porteranno a Castelsardo.
Sterrati semplici, ma attenzione, sempre alta a causa del famigerato brecciolino sardo. Il mare non si vede fino a qualche km da Castelsardo, dove appena dopo una stupenda strada in mezzo ad una distesa di pini marittimi si apre davanti a noi una fantastica scogliera che ci lascia a bocca aperta.
La navigazione è semplice, ma per chi, come noi, non mastica roadbook l'errore è dietro l'angolo, così capita di infilarsi involontariamente nel centro di un paese praticamente disabitato soli per 15 metri in contromano, e venir rigorosamente fermati dalla polizia locale (non abbiamo ancora capito da dove siano spuntati), che dopo un accurato controllo decide però di graziarci.
DAY 2: Castelsardo-Bosa
Anche il secondo giorno lo passiamo volentieri in offroad in un tour caratterizzato dai mille paesaggi. Colline verdeggianti coltivate o dedicate ai numerosissimi greggi di pecore, pinete incontaminate, cave di ghiaia, dighe, e, verso Bosa, anche sabbia. Tommaso dopo un primo giorno un po' difficoltoso con qualche caduta, comincia a prendere le misure con gli sterrati sardi, aiutato anche dal corso di guida by Fasola che gli abbiamo fatto seguire prima di partire.
DAY 3: Bosa-Arborea
Le previsioni meteo cominciano a peggiorare, e la stanchezza dei due giorni in offroad comincia a farsi sentire. Cosi' decidiamo di seguire il percorso onroad durante la giornata con il tracciato più lungo. Che dire, anche su asfalto il tour è stato bellissimo! strade perfette, curve a non finire (il rischio di cadere dal letto la sera a causa della naturale inclinazione a piegare è alto), e anche qui ottima compagnia dei partecipanti.
In questo caso il capogruppo è uno, e la carovana si disperde lungo il percorso a seconda delle capacità di guida per poi ritrovarsi ai bivi principali per ricompattarsi e proseguire. Dalla costa si taglia verso l'entroterra, per poi tornare ancora verso sera lungo la costa. Per fortuna abbiamo saltato il terzo giorno offrod, dove la sabbia la faceva da padrone e chi non era dotato di buone capacita' di guida rischiava di fare qualche danno, come puntualmente è successo a qualche partecipante.
Chiude la giornata una fantastica festa organizzata da KTM, per festeggiare questo evento e presentare la gamma 790 Adventure.
DAY 4: Arborea-Iglesias
Torniamo in offroad, forse nel giorno più' bello: Il più faticoso, ma anche il più bello. La pioggia della notte rende molti percorsi complicati, soprattutto una prima linea tagliafuoco dove siamo costretti a qualche acrobazia per passarla indenni. La fatica viene però ripagata dai paesaggi delle cave di carbone abbandonate, e dalle dune di sabbia incontaminate di Iglesias.
DAY 5: Iglesias-Villanova Strisaili
La tristezza comincia a farsi sentire: è il penultimo giorno, il più lungo in fuoristrada. Da sud si fa una veloce inversione di marcia verso nord, tagliando per l'entroterra toccando i monti della Barbagia! Paesaggi spettacolari si susseguono via via: si passa dalle strette vie di muretti a secco che ricordano l'Irlanda, ai tornanti infiniti a strapiombo di montagne rocciose. Il pranzo più buono lo vince questa tappa, alla pro loco di Isili. Indescrivibili i sapori dei prodotti coltivati a km 0 e cucinati dalle signore del paese! La giornata si conclude con la premiazione di quasi tutti i partecipanti, chi per meriti, chi per demeriti (si scherza) e chi per il Social Contest. Quest'ultimo potete visionarlo seguendo l'hashtag su Instagram #sardiniaadventouring
DAY 6: Villanova Strisaili-Olbia
Mattina in offroad verso la spettacolare Calagonone, pranzo "a casa" del pastore con maialini allo spiedo che ci aspettano roteanti sulla calda brace del camino in pietra! Paesaggisticamente il punto più bello tra le grosse rocce posate sulla terra rossa, gusti personali ovviamente... Pomeriggio su asfalto causa stanchezza, e ritorno su Olbia. Cambio gomme e saluti finali, prima di imbarcarsi nuovamente sul traghetto.
Due righe vanno spese anche per le nostre moto, nonostante il nostro Perfetto le abbia già molto ben presentate nel test anteprima in Marocco.
Abbiamo passato una settimana sulle nuove KTM 790 Adventure e 790 Adventure R.
Oltre 1.400 km, che ci confermano le ottime doti di queste biclilindriche austriache: il serbatoio che si sviluppa spiccatamente verso il basso favorisce parecchio la guida rendendole molto agili, oltre a fungere da paramotore in caso di caduta. Non lo avremmo mai detto, ma le protezioni laterali del serbatoio sono davvero molto valide.
Le sospensioni, i cerchi, le mappature e la sella unita della versione R la rendono più adatta a un utilizzo in fuoristrada, ma anche la versione standard non disdegna certamente l'offroad. Unico neo: in caso di fango il parafango basso si riempie molto velocemente.
Emilio ha indossato:
Casco: Airoh Aviator 2.2. Solocaschi Edition
Completo e giacca: Thor Terrain Green Camo
Stivali: TCX Comp Evo
Tommaso ha indossato:
Casco: HYP HP7.11
Completo: Alike Wander
Per i bagagli:
Borsa Enduristan Posteriore a rullo Tornado 2
Borsa serbatoio Enduristan Sanstrom 4H
KTM
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24061 Albano Sant'Alessandro
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KTM
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