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Si è svolta questa mattina a Roma, presso la Biblioteca del Senato Giovanni Spadolini, a pochi metri dal Pantheon, una importante tavola rotonda organizzata dalla Federazione Motociclistica Italiana sul tema “Il Motociclismo fra Sport, Ambiente, Industria e utilizzo del territorio”. All’appuntamento erano presenti diverse personalità politiche e rappresentanti di diverse associazioni ambientaliste.
Al centro dei temi proposti, l’esigenza - da parte della FMI - di rappresentare al mondo politico l’entità del motociclismo non solo in termini di risultati sportivi: le moto costituiscono infatti una realtà notevolissima per circolazione su strada (il parco moto italiano, con i suoi 9 milioni di veicoli, rappresenta il 27% del parco moto europeo) e per l’indotto economico che creano. Lo ha spiegato il Presidente della FMI, Paolo Sesti, il quale – entrando nel merito del tema dell’evento, l’ambiente - ha anche sottolineato come «La Federazione Motociclistica si stia impegnando nel sensibilizzare gli appassionati al rispetto delle regole, un rispetto che deve avvenire nel fuoristrada così come sull’asfalto».
Ospite della tavola rotonda, il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, il quale ha sottolineato l’attenzione del Governo verso i temi motociclistici: «La riforma del Codice della Strada, che verrà approvata tra fine 2015 e inizio 2016, includerà la tutela dell’utenza debole (quindi dei motociclisti), la possibilità per le due ruote a motore di percorrere le corsie preferenziali, la progettazione di guard rail che tutelino anche i motociclisti ed il targhino, ovvero la speciale targa richiesta dalla FMI in occasione delle competizioni sportive fuoristrada, che metta al riparo la targa ufficiale da danneggiamenti e smarrimenti da parte dei piloti».
A fargli eco il Senatore Altero Matteoli, Presidente della Commissione Lavori Pubblici, il quale ha evidenziato come in passato ci siano già stati confronti costruttivi con la FMI. «Tengo inoltre a precisare – ha proseguito Matteoli – come la salvaguardia ambientale non vada considerata quale un vincolo assoluto, bensì come un’opportunità. Bisogna utilizzare il buonsenso e collaborare perché tutti possano fruire dell’ambiente in modo corretto».
Accorate le parole di Tony Mori, Responsabile delle Politiche Istituzionali FMI che ha evidenziato come «non è più ora di alzare muri tra motociclisti e associazioni ambientaliste. Dobbiamo collaborare tra di noi perché ambientalismo significa rispetto del territorio da parte di chi lo utilizza. Come motociclisti, siamo i primi a voler usufruire di un ambiente pulito e mantenerlo tale».
Di rilievo anche l’intervento del Senatore Giuseppe Francesco Marinello, Presidente della Commissione Ambiente: «I motociclisti devono essere considerati a pieno titolo dei fruitori del paesaggio. Le loro esigenze sono legittime, anche perché l’ambiente va inteso non come qualcosa di statico, ma di dinamico e di cui usufruire».
Molto concreti i contributi di Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato e di Claudio D’Amico, Comandante Provinciale di Arezzo, i quali hanno ricordato i contenuti dell’accordo firmato nel 2012, che ha portato Corpo Forestale dello Stato e FMI a lavorare insieme per l’ambiente. «Dai motociclisti - ha detto Cesare Patrone - ci si aspetta (ed è ciò che si sta verificando, ndr) non solo che non arrechino danno al territorio, ma che contribuiscano attivamente al suo mantenimento, fornendo un contributo al lavoro delle forze dell’ordine».