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Il 24 maggio del 1910 dalle ceneri della Società Italiana Automobili Darracq, sorta a Napoli quattro anni prima, nasceva la ALFA. Fu fondata a Milano da un gruppo di imprenditori lombardi, e l'acronimo ALFA stava per “Anonima Lombarda Fabbrica Automobili”. L'entrata in guerra dell'Italia la mandò in crisi, e fu così che venne rilevata da Nicola Romeo, che nel 1918 cambiò il nome della società in Alfa Romeo.
In questi 110 anni la casa del Biscione ha realizzato diversi capolavori, ha vinto nelle maggiori competizioni e ha attraversato qualche crisi. Il suo è un marchio molto apprezzato in tutto il mondo, e il carattere sportivo dei suoi motori ha ispirato qualche realizzazione artigianale di motociclette motorizzate, appunto, Alfa Romeo.
Eccovi due vere stranezze e tre proposte di designer.
Cominciamo con la “Alfetto”. Il motore è il quattro cilindri boxer noto anche sulla “33” e la realizzazione – che risale ad alcuni anni fa – è stata resa nota da un appassionato belga nel 2007.
Il telaio è artigianale, e sono state usate componenti di una Yamaha 750 e il serbatoio di una vecchia Laverda.
La trasmissione finale è ad albero, e pare derivata da una BMW.
Si chiama “Alfabeast” la creazione dell'americano Chris Barber. A metà strada fra una cruiser e un chopper monta un V6 Alfa Romeo da 2,5 litri di cilindrata e con testate in alluminio. Il cambio a quattro marce, separato, è stato prelevato da una Harley-Davidson, mentre all'alimentazione provvedono dei carburatori weber. Da notare che l'avviamento è a pedivella.
Il telaio rigido è costruito da Kraftek, con avantreno prelevato da una Kawasaki ZXR750.
Al designer turco Mehmet Doruk Erdem si deve invece la Alfa Romeo “Spirito”. Questo concept di veicolo e di stile guarda agli streamliner da record cercando di coniugare il mondo moto con gli stilemi delle Alfa da competizione.
Lasha Japaridze è un giovane designer georgiano. La sua moto Alfa Romeo, generata digitalmente, si chiama “il Ragazzo”. Ha scelto un abito dalle forme antropomorfe che avvolge l'intero veicolo (difficile trovare però un legame con il marchio milanese), che ha ruote dal disegno automobilistico e un forcellone monobraccio di - diciamo così - ardita costruzione. Il motore dovrebbe essere un due cilindri.
Alquanto bizzarra la proposta dell'olandese Robert Meijer, che ha interpretato in chiave molto americana una custom con motore Harley-Davidson e telaio chopperizzato a passo extra lungo. A ricordare Alfa Romeo il disegno dei cerchi ruota e il colore rosso...