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Non è certo un segreto che Ducati stia lavorando a una Hypermotard tutta nuova: negli scorsi giorni abbiamo pubblicato diverse immagini, apparse in Rete, da cui si vedono chiaramente le future fattezze della bella motardona italiana.
Siamo in grado di dirvi qualcosa di più sulla nuova Hyper, che come già ipotizzato abbandona il propulsore a due valvole per adottare il Testastretta da 849cc già di 848 e Streetfighter. La potenza dovrebbe attestarsi sotto i 120 cavalli (dai ben 140 della supersportiva); la declinazione 11°, quella più adatta all’uso stradale per il maggior vigore ai bassi e medi regimi, ne offre 132 sulla Streetfighter. Per fare a meno del radiatore dell’olio ma consentire comunque l’uso della Hyper anche a basse velocità dovrebbe arrivare lo scambiatore di calore olio/acqua già visto sulla Panigale.
La ciclistica, come si evince dalle foto spia, conterà sul tradizionale traliccio in acciaio ma con componenti in alluminio imbullonate in zona telaietto; il forcellone sarà di diretta derivazione da quello dell’attuale Monster 1100 Evo. Di primissimo piano anche la dotazione elettronica: abbiamo già visto il “piccolo” Testastretta dotato di controllo di trazione e cambio rapido, mancano all’appello giusto l’acceleratore ride-by-wire con conseguenti riding modes, ABS di ultima generazione ed assistenza elettronica sulle sospensioni. Aspettatevi novità in tal senso.
Ma la Hyper potrebbe non essere l’unica novità che Ducati porterà ad EICMA. Non possiamo essere certi della sua presenza già alla kermesse meneghina, ma è vicinissima al debutto la sorella minore della Panigale, in fase di collaudo sul tracciato di Nardò. La cilindrata si dovrebbe aggirare attorno ai 900cc, riprendendo la proporzione di ¾ a suo tempo stabilita dal regolamento fra Supersport e Superbike bicilindriche. Al momento attuale la normativa continua a limitare a 748cc le SS a due cilindri, ma lo stato di calma piatta del mercato delle 600 e i sempre più frequenti sconfinamenti verso cilindrate superiori lasciano presagire profondi cambiamenti in quelle che abbiamo sempre definito “medie sportive”.