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Non c’è dubbio che l’Airbag sia il futuro della protezione in diversi sport – non solo il motociclismo, come recentemente dimostrato dall’incidente subito da Matthias Mayer nello sci. Lo scontro al vertice fra Dainese ed Alpinestars, rispettivamente produttori dei sistemi D-Air e Tech-Air, con lo sbarco sulla produzione stradale si è inasprito come era del resto lecito immaginarsi.
E un po’ sulla falsariga di quanto sta avvenendo nel mondo della tecnologia mobile, la battaglia ha invaso anche il campo legale, con una causa intentata da Dainese alla rivale per violazione del brevetto sulla realizzazione della sacca airbag. La notizia è partita dalla stampa statunitense con diverse imprecisioni in merito tanto alla portata quanto all’oggetto preciso delle accuse rivolte ad Alpinestars dall’azienda vicentina. Con una pronta precisazione da parte di quest’ultima che ha diramato nelle scorse ore un comunicato di chiarimenti che vi riportiamo a seguire.
Alpinestars è stata accusata da Dainese di violazione di brevetto relativamente ad una parte specifica del proprio sistema airbag utilizzato nel sistema Tech-Air Street.
Il sistema Alpinestars Tech-Air Street è stato presentato a novembre 2014 come primo sistema airbag stradale autoconsistente in grado di funzionare indipendentemente, senza sensori applicati sulla moto e quindi senza bisogno di un legame ad un modello specifico da parte dell’airbag usato dal pilota.
Le accuse mosse da Dainese S.p.A. nella causa intentata in Italia contro Alpinestars fanno riferimento alla sacca stessa, il pezzo che fisicamente contiene il gas una volta gonfiato, senza alcun riferimento ad altre parti o all’algoritmo che sul sistema Alpinestars Tech-Air Street stabilisce l’opportunità e la tempistica dell’attivazione dell’airbag. Dainese, invece, sostiene che la costruzione fisica della sacca nel sistema Tech-Air viola un brevetto specifico Dainese.
In Germania, Dainese ha chiesto direttamente ad alcuni rivenditori di interrompere la vendita del sistema Alpinestars Tech-Air Street, senza però intraprendere azione legale contro Alpinestars né alcun ritiro dal mercato di prodotti da parte di quest’ultima.
Tutte le accuse rivolte da Dainese contro Alpinestars e/o i suoi rivenditori stanno venendo confutate, e Alpinestars sta prendendo le opportune contromisure legali per assicurarsi che tali accuse infondate non impediscano la distribuzione e la vendita del sistema Tech-Air Street.
Dato che tutte le attività di ricerca e sviluppo da parte di Alpinestars si sono svolte fin dal 2001 nell’Advanced Technology Department, Alpinestars contesta le accuse rivoltele. Il sistema Tech-Air Street è basato su tecnologia completamente Alpinestars, e la sacca utilizzata nel sistema Tech-Air Street proviene da sistemi in uso nel mondo automotive, dunque non violano i diritti di alcuna proprietà intellettuale di terze parti.
Alpinestars continua a distribuire la tecnologia Tech-Air a beneficio di tutti i motociclisti in tutta Europa e nel resto del mondo, confidando che le accuse vengano dimostrate completamente infondate nelle sedi legalmente competenti.