Alpini a Milano: moto militari in mostra per il 92° raduno

In occasione del 92° raduno degli Alpini di Milano, una mostra con le moto militari impiegate tra la fine degli Anni 30 e il 1945. Ecco, in questo video, quali erano e come erano fatte
13 maggio 2019

La 92ª Adunata nazionale degli Alpini ha visto lo scorso fine settimana a Milano la presenza di ben 500.000 penne nere in occasione del primo centenario dell’Associazione Nazionale. Una grande festa conclusa con la sfilata-fiume di domenica, che per ore ha animato le vie del centro del capoluogo lombardo fino a sera.

Fra le tante attività collaterali a questo grande evento, vi parliamo di una mostra che è stata organizzata dall’Associazione Alpini Motociclisti negli spazi di “Ciapa la Moto” di via Gardone, a Milano. Una mostra aperta a tutti e visitata da venerdì mattina alla mezzanotte di domenica: è stata un’occasione per vedere da vicino i modelli di moto militari che hanno partecipato al secondo conflitto mondiale, e che sono state utilizzate in Europa e Nord Africa dall'allora Regio Esercito.

“Le Sorelle d’Armi”, questo è il titolo della mostra dedicata a cinque marche italiane che dalla fine degli Anni 30 hanno prodotto diverse migliaia di moto utilizzate per i più disparati servizi, oltre che per scopi puramente bellici.

Parliamo di Moto Guzzi, Gilera, Mondial, Benelli, Sertum: ovvero le marche che avevano risposto al bando di fornitura, vincendolo.
I vincoli riguardavano alcune caratteristiche di base, come la cilindrata di 500 cc, il disegno del telaio, le ruote intercambiabili, la possibilità di assere munite di carrozzino per poter essere trasformate in sidecar, il cambio manuale e l'acceleratore a levetta.
Per conoscere meglio queste moto ci siamo fatti guidare nella piccola mostra da Aldo Bergoglio e Franco Licini: ne trovate la descrizione e le immagini nel video qui sopra.

Intanto vi raccontiamo brevemente la storia di questi modelli, partendo dalla Moto Guzzi GT 17 che è stata la prima della serie ad entrare in servizio, nel 1932. Un modello derivato dalla GT 16 di uso civile e che prendeva il posto delle prime Guzzi Sport 14 modificate anche come motocarrozzette corazzate.
Inizialmente la GT 17, siamo nel 1932 appunto, aveva lo scopo di vigilare la rete stradale dell’epoca, circa 20.000 chilometri, ma fu nella guerra d’Africa del 1935-1936 che quella moto - opportunamente modificata - ebbe il battesimo del fuoco con il Regio Esercito, e con i bersaglieri in particolare. Aveva un motore monocilindrico a quattro tempi con valvole contrapposte, potenza di 13,2 cavalli, pesava 178 kg e i sfiorava la velocità di 75 km/h.
Nel 1939 questo modello venne sostituito dalla GT 20.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

(Nel video qui sopra la festa di sabato sera in via Gardone)

La Sertum MCM 500 è la seconda moto esposta. Prodotte a Milano dalle Officine Meccaniche Fausto Alberti a partire dagli Anni 20, le Sertum si fecero spazio grazie alla buona cura costruttiva e, a partire dal 1939, motorizzarono con buona presenza l’esercito dopo Moto Guzzi e Gilera. Della 500 MCM c’erano quattro allestimenti: monoposto, biposto e con mitragliatrice. Il suo monocilindrico di 498 cc erogava 12 cavalli e spingeva la moto - del peso di 177 kg – alla velocità di 73 km/h.

La Bianchi - Fabbrica Automobili e Velocipedi Edoardo Bianchi - era famosa per la costruzione di biciclette, ma negli Anni 30 produceva con successo modelli di moto 250 e 500 che usavano motori con valvole in testa, e la bialbero 500 portata in gara da Dorino Serafini. Nel settore militare produsse gli autocarri Mediolanum e Miles, il motocarro Supermil 500 e la moto Bianchi 500 M qui esposta dagli Alpini motociclisti dell'associazione con sede a Milano.

Secondo le specifiche richieste dal Regio Esercito, il motore 500 della Bianchi militare non aveva la distribuzione con le valvole in testa, ma bensì disposte laterali al cilindro. Un scelta motivata dalla superiore facilità di riparazione. Sempre secondo le specifiche richieste, il cambio a tre marce aveva il comando manuale invece che a pedale. La potenza del monocilindrico verticale di 498 cc era di 9 cavalli a 3.200 giri, e la moto pesava 170 kg.

Era prodotta ad Arcore la Gilera 500 VLTE, ovvero valvole laterali e telaio elastico, la moto ad uso militare che venne costruita dal 1937 al 1945 e che venne impiegata su tutti i fronti della Seconda Guerra Mondiale. Aveva cambio a 4 marce, cilindrata 498 cc e potenza di 20 cavalli (la velocità raggiungeva i 118 km/h), sospensione anteriore a parallelogramma e posteriore elastica, con coppia di ammortizzatori e frenatura a frizione. Successivamente arrivò una versione motore con valvole in testa – il primo ad uso militare – e dopo la guerra da quella base venne realizzata la famosa Saturno 500.

La moto Guzzi Alce 500 è la più nota e diffusa fra le moto militari dell’epoca: in produzione dal 1939 (sostituendo la GT20), venne costruita fino al 1945. E’ stata però costruita fino al 1948 nella versione Alce V, per poi vedere l’arrivo del modello Superalce, che sarà prodotto fino al 1948 per essere utilizzata dall’Esercito Italiano e della Polstrada.

L’Alce 500 poteva essere monoposto, biposto o sidecar, erogava 13,2 cavalli, pesava 179 kg e aveva un’autonomia di 300 km. Ne sono stati costruiti oltre settemila esemplari.

Argomenti

Caricamento commenti...