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Mentre in occidente vengono sempre più spesso presentate motociclette con - razionali ed efficaci, sia chiaro - schemi motoristici che sempre più spesso sono bicilindrici in linea, in Cina c'è qualche Marchio che mantiene viva una certa vivacità progettuale nelle architetture proposte. Stiamo parlando di Benda che ha presentato da non molto tempo due motori V4 rispettivamente di 500 e 1200 cc.
Se guardiamo i listini non possiamo affermare che negli ultimi anni l'architettura a V sia sparita dalle line-up delle Case: restano infatti in produzione alcune moto e alcune piattaforme anche di grande successo: pensiamo, tra le altre, d Aprilia con le sue RSV e Tuono, Ducati che del "V" è una delle maggiori interpreti a 360°, Harley-Davidson e i suoi V-Twin, Suzuki con l'ultimo e longevo bicilindrico a V di media cilindrata (SV 650), KTM con il 1290, Moto Morini con i 1200 dotati del Bialbero Corsa Corta e ovviamente Moto Guzzi che resta anche nell'immagine collettiva identificabile con il suo bicilindrico a V trasversale
Ma è anche vero che alcune Case hanno lasciato andare in pensione alcuni capisaldi come il mitico motore Honda V4 750/800 cc della VFR (che aveva le proprie origini nei primi anni '80), come del resto era già accaduto al notevole V4 1200 che motorizzava la VFR 1200 e la Crosstourer, ultimi discendenti di una dinastia a "V" che per Honda voleva anche dire richiamo alle competizioni e che nel corso del tempo ha compreso anche cilindrate come 1000, 500, 400 e 250 cc (quest'ultimo bicilindrico e non quattro cilindri). Se volete un V4 Honda, per dire, non vi resta che cercare una RCV 213V-S...
Le ragioni dell'abbandono di questa architettura e della preferenza verso il bicilidnrico parallelo risiedono anche nella maggiore facilità costruttiva, potenzialmente minori costi, modularità, facilità di essere adattati a modelli di segmenti diversi nella stessa piattaforma.
Fa così piacere che una Casa riporti anche in cilindrate che da noi vengono considerate "piccole" un motore quadricilindrico a V: è, appunto, il caso di Benda che ha dato seguito alla presentazione del suo V4 500 cc e l'ha installato su una Cruiser (segmento per il quale la Casa cinese ha una certa predilezione) che potrebbe essere presentata a breve in Cina, come rivela il sito indiano Bikewhale. Al momento non ci sono foto ufficiali e lo stesso sito cinese di Benda non annuncia nulla, tuttavia sembra proprio che la moto sia in forma definitiva e che presto possa essere distribuita in patria.
Scelta singolare, quella del V4 per una Cruiser (a memoria ricordiamo le due Yamaha VMax, ma quelle erano più delle Power Cruiser), ancora più unica se pensiamo alla cilindrata ridotta. In realtà tutto appare con più senso se pensiamo che la strategia di Benda sembra quella di costruire modelli premium per il mercato interno e adatti all'esportazione nei mercati occidentali. C'è da dire che il Costruttore cinese è stato fondato nel 1994 come Zhejiang Zhongnan Motorcycle Co. Ltd e ha cambiato nome in Benda Motorcycle per dedicarsi dal 2012 anche ai mercati esteri e da quel momento ha manifestato una certa vivacità progettuale che lo ha portato a sviluppare moto come la Cruiser quattro cilindri in linea LFC 700 e la LSF 700 di impostazione più roadster che ha riscosso un tale successo da dover chiudere le prenotazioni, senza dimenticare la 300 sportiva bicilindrica sovralimentata che si dice sia in progetto da tempo. In Italia, attualmente, la gamma Benda è distribuita in Italia da Zerotrenta Garage di Brescia e si compone delle Cruiser BD125 e BD300.
Il V4 500 cc che è in dotazione alla Cruiser (che dovrebbe chiamarsi BD500) ha misure di misure caratteristiche di 53,5x55,2 mm e dovrebbe erogare 55,5 CV a 10.000 giri e 45 Nm a 8.000 giri; con un peso di 241 kg la moto non sarebbe leggerissima, ma la guidabilità dovrebbe essere assicurata dalle ruote da 17 pollici, forcella USD, doppio ammortizzatore al retrotreno e freni a disco assistiti da un ABS Bosch a doppio canale. Il prezzo e la disponibilità non sono ancora state comunicate, nè eventuali piani di esportazione nei mercati occidentali.
Fonte e foto: Bikewhale