Anacapri. Postano la gara clandestina sui social, beccati dalle forze dell'ordine [VIDEO]

Anacapri. Postano la gara clandestina sui social, beccati dalle forze dell'ordine [VIDEO]
I due motociclisti si sono sfidati a 170 chilometri orari sulla strada che porta da Punta Carena al Faro. Il video, diventato virale, è stato visto subito dalle forze dell'ordine
17 aprile 2023

Anacapri - Sabato notte due giovani motociclisti si sono sfidati sulle strette strade della parte ovest dell'Isola di Capri. Una bravata che è stata postata sui social, con tanto di montaggio video. Quattro sono i ragazzi coinvolti, tre ventenni di Anacapri ed un 19enne di Capri.

Il gesto è diventato in pochissimo tempo virale ed ha generato scalpore, soprattutto tra gli abitanti dell'isola azzurra.
La gara clandestina si è svolta lungo la strada - assomiglia forse più ad un sentiero data la stretta carreggiata - che va da Punta Carena al Faro. Nel video si vede uno dei due motociclisti sfrecciare a 170 chilometri orari in strade con molti incroci, passando molto vicino ai muri delle abitazioni. Una terza persona fa il video alla gara mentre l'altra li aspetta al "traguardo". 

Numerose le segnalazioni ai militari che, insieme agli uomini della Municipale, hanno individuato nella stessa serata i quattro responsabili. Sanzioni pesantissime per i due motociclisti per le ovvie violazioni del codice della strada e data la gravità dell'accaduto è stato anche aperto un fascicolo. Allo stato delle indagini non risulta che ci fosse un premio in ballo.

Il parlamentare Francesco Borrelli si espone sul fenomeno delle gare clandestine, sottolineando che va stroncato prima che mieta nuove vittime. "Abbiamo ricevuto un video le cui immagini mostrano una gara clandestina tra motociclette che si sarebbe svolta venerdì notte ad Anacapri e il tutto è stato poi postato sui social. Dal montaggio del video stesso risulta evidente una vera e propria organizzazione che ha preso parte a questo straordinario esempio di irresponsabilità. Abbiamo inviato le immagini alle forze dell'ordine locali. Questo fenomeno - conclude Borrelli - va stroncato sul nascere prima di contare nuove vittime della strada per colpa di criminali sulle due ruote". 

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