ANCMA a favore del nuovo provvedimento della Commissione Trasporti

ANCMA a favore del nuovo provvedimento della Commissione Trasporti. Qualche perplessità invece riguardo alla prova pratica per i ciclomotori
24 luglio 2009


"L'industria motociclistica esprime un generale apprezzamento nei confronti del provvedimento sulla sicurezza stradale licenziato ieri dalla Commissione Trasporti, e che punta fra l'altro a  combattere la piaga dell'abuso di sostanze alcoliche prima di mettersi alla guida. Alcune perplessità rimangono, invece, per quanto riguarda l'introduzione della prova pratica per i ciclomotori, condivisibile nel principio ma la cui formulazione suscita parecchi dubbi". Questa in sintesi la posizione di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) in riferimento al testo unificato sulla sicurezza stradale licenziato dalla Commissione Trasporti presieduta dall'On. Mario Valducci.

"In direzione di una maggiore sicurezza si muove sicuramente la definitiva abolizione dei caschi DGM - i caschi leggeri per la guida del ciclomotore - di cui è stato finalmente messo fuori legge l'utilizzo, dopo anni di incomprensibile tolleranza.
A proposito di caschi qualche perplessità è suscitata dal "casco elettronico": la mancanza di informazioni sulle specifiche tecniche di questo dispositivo non consente una corretta valutazione sulla sua utilità, ma, al contrario, solleva molti dubbi sulla sicurezza. L'abbinamento rigido tra casco e moto, in particolare, rischia paradossalmente di favorire l'utilizzo di caschi della misura sbagliata nel caso in cui si utilizzi una moto diversa dalla propria, o addirittura provocare lo spegnimento della moto in caso di malfunzionamento del casco".

"Una riflessione a parte - proseguono da Confindustria ANCMA - merita l'introduzione della prova pratica per la guida del ciclomotore. Si tratta di una misura assolutamente condivisibile nel principio ma la cui formulazione suscita parecchi dubbi. Il provvedimento, infatti, introduce l'obbligo di seguire un'attività di training e l'obbligo di superare un esame pratico finale. Si tratta di una doppia barriera d'accesso che non è prevista neppure per le patenti che abilitano alla guida di moto più potenti (A1 e A).
La stessa direttiva europea sulle patenti di guida, che dovrà essere recepita dal nostro paese entro il 2011, prevede la possibilità per l'utente finale di scegliere tra la formazione pratica o, in alternativa, l'esame finale nel passaggio dalle patenti inferiori a quelle superiori.

Infine lo stesso sistema dei corsi per il conseguimento gratuito del patentino a scuola, frequentati da oltre il 70% dei candidati, viene messo a rischio da questa novità, che invoglia  l'aspirante al conseguimento del patentino a frequentare in autoscuola sia il corso di formazione pratica che quello teorico.
Paradossalmente verrebbe punita una categoria di utenti - quelli del ciclomotore - che nel corso degli ultimi 7 anni, anche grazie all'avvio dei corsi scolastici sul patentino, ha visto calare del 35% il numero delle vittime".

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