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Anzio Bianchin era un'autentica istituzione e un riferimento, non solo nella sua Montebelluna. Lo conoscevano tutti in un raggio di centinaia di chilometri per le sue doti umane e la straordinaria comunicatività.
Brillante e sempre disponibile alla battuta, generalmente parlava in veneto, ma di quando in quando pare che gli scappasse anche un po’ di latino.
In gioventù è stato un valido e coraggioso pilota.
Il suo nome è legato alle Ducati monocilindriche della mitica scuderia Speedy Gonzales, per la quale ha corso per diverso tempo. La sua moto veniva preparata da Farnè e da Giovannini, motoristi di straordinario livello.
Quando da pilota junior è passato tra i seniores ha utilizzato una Yamaha bicilindrica, curata dalla ancor più leggendaria scuderia NCR.