Area C Milano. Pedaggio moto in arrivo?

Area C Milano. Pedaggio moto in arrivo?
Nelle nuove regole dell'Area C non si fa rifermento al pagamento per l'ingresso di motorini e motocicli. Ma l'assessore Granelli lo ipotizza in una prossima fase. Fortunatamente si sta pensando di aumentare i parcheggi per le due ruote...
13 ottobre 2016

«Anche le due ruote contribuiscono all'inquinamento». Con quest'ovvia considerazione l'assessore a Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, Marco Granelli, ha motivato il possibile pagamento del ticket, in un prossimo futuro, per le moto e gli scooter che entreranno in Area C, la zona a traffico limitato compresa nella cerchia dei Bastioni.

Per quest'anno non se ne parla, visto poi che nel recente piano per la mobilità stilato dalla giunta milanese, e nello specifico nelle regole dell'Area C, non viene messa in discussione la libera circolazione delle due ruote com'è stato concesso finora.

Le nuove regole disposte dalla Giunta vanno infatti a ridurre l'ingresso delle auto Euro3 dei residenti in centro (limitati al numero di 40 fino alla data del 15 ottobre 2017), mentre da febbraio 2017 sarà vietato l'ingresso alle auto diesel Euro4 prive di filtro antiparticolato. I mezzi alimentati a metano e GPL cominceranno a pagare gli ingressi da febbraio (la disposizione era prevista in una delibera del 2013), mentre continueranno a circolare liberamente i mezzi elettrici e ibridi elettrici. L'operazione punta a ridurre l'ingresso di almeno settemila vetture in centro.

Tornando alle due ruote, nei piani della giunta c'è la creazione di nuovi parcheggi all'interno dell'Area C per rispondere alla crescente domanda. Perché è arcinoto quanto moto e scooter siano pratici e quindi usatissimi per raggiungere il centro di Milano, ma è altrettanto risaputo che non trovano spazi regolari per la sosta. L'assunto è che dove le strisce blu formano il posto per un'auto, nello stesso spazio di posti per le due ruote ne vengono disegnati cinque.

Gli ingressi medi in Area C sono di circa 50.000 due ruote motorizzate al giorno, con punte minori in inverno e maggiori nel resto dell'anno. L'apertura dei nuovi cantieri della M4 finirà per creare maggior traffico e da qui la decisione di agevolare l'uso di ciclomotori e motocicli. Che superano le duecentomila unità in città, compresi gli Euro0 a due tempi, che però in centro non possono entrare: un numero considerevole, che contribuisce non poco a sveltire il traffico.

I parcheggi sono necessari, come testimoniano le oltre tremila contravvenzioni per divieto di sosta elevate alle due ruote da gennaio a settembre e, soprattutto, come viene osservato da chi si occupa di mobilità, circa il 50% delle soste è irregolare: sul marciapiede o fuori dai – pochi – spazi consentiti.

Ritornando alla questione pedaggio ventilata all'inizio dall'assessore Granelli, val la pena ricordare che in altre metropoli dove vige la circolazione limitata – vedi Londra – le due ruote non pagano e lo stesso vale per tantissime ZTL italiane. A Parigi dal luglio scorso è scattato il divieto di circoalzione per le vecchie moto, ma non per tutte le altre. Un motivo ci sarà pure.
O quella milanese vuole essere semplicemente un'altra occasione per fare cassa?

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