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Alla ”festa” che la tredicesima edizione di ASImotoshow del 9-10-11 maggio all’Autodromo ”Riccardo Paletti” di Varano de' Melegari, in provincia di Parma, dedica ai cinquant’anni di carriera motociclistica di Roberto Gallina, si può parlare di spettacolo nello spettacolo con i tanti piloti che hanno corso corso nella scuderia fondata e diretta dallo stesso Gallina.
Franco Uncini, che ha corso con la Suzuki ufficiale gestita della squadra spezzina dal 1982 sino alla fine della carriera agonistica, fa il esordio tra i "campioni di sempre" di ASImotoshow. Campione del mondo della classe 500 nel 1982 per vent’anni è stato l’ultimo pilota italiano ad aver iscritto il suo nome nell’albo d’oro della classe regina. È nato il 9 marzo 1955 a Civitanova Marche, ma è sempre vissuto a Recanati, e ha iniziato a correre nel 1974, quando è riuscito a convincere il padre a fargli prendere la licenza da pilota.
L’esordio avviene nella categoria moto di serie in sella alla Laverda 750 SFC sulla pista di Vallelunga (RM). Nel 1975 resta nella stessa classe ma corre con la Ducati 750, con cui si aggiudica il titolo tricolore e sette successi nelle nove gare a cui partecipa. L’anno successivo passa senior e fa il suo debutto nel mondiale. Corre con la Yamaha 250 e 350. La prima uscita in una gara iridata è sulla pista del Salzburgring nel gran premio d’Austria. Nel GP successivo al Mugello finisce secondo nella 350 e per la prima volta sale sul podio di una competizione mondiale. Nel 1977 c’è il primo contatto con Roberto Gallina, che gli fa provare la Suzuki 500, ma Uncini preferisce accettare la proposta della Harley-Davidson per correre in 250 nella squadra ufficiale assieme al già quattro volte iridato Walter Villa.
Con la 500 nel 1979, corona l’obiettivo inseguito fin dall’esordio di correre nella categoria principale. In sella alla Suzuki 500 conclude il campionato al quinto posto aggiudicandosi il titolo simbolo di privato più veloce al mondo. Nel 1980 fa ancora meglio, e sempre in sella alla Suzuki 500 è quarto nella classifica iridata. La svolta arriva alla fine del 1981, quando Marco Lucchinelli lascia la Suzuki e il team Gallina. Roberto Gallina guarda ancora a lui, che questa volta accetta l’offerta. Uncini vince cinque gran premi e a tre prove dalla fine è matematicamente campione del mondo della classe 500.
Il Roberto Gallina Tribute si articola con la mostra nel paddock delle moto con cui ha corso, che ha gestito e che ha realizzato, e con una parata in pista che assieme all’ex pilota spezzino due volte campione italiano vede presenti al via i piloti che hanno corso con lui o per lui, da Marco Lucchinelli a Franco Uncini, per la prima volta ad ASI Motoshow, da Virginio Ferrari a Loris Reggiani, da Graziano Rossi, il papà di Valentino, a Frankie Chili, da Gianfranco Bonera a Michele Gallina, il figlio di Roberto.
Il palcoscenico di ASI Motoshow si apre anche per ricordare il cinquantesimo anniversario del primo successo iridato della Yamaha, campione del mondo nel 1964 con Phil Read. La presenza del pilota inglese assume un triplice significato, visto che assieme al primo titolo della Yamaha il suo nome si lega anche all’ultimo vinto dalla MV Agusta nel 1974 e a un nuovo libro autobiografico che l’otto volte campione del mondo presenta nello stand ASI. L’aspetto editoriale è duplice con la presentazione del volume di Paolo Prosperi edito dalla Libreria ASI dedicato a Tonino Benelli.
Per tornare ai piloti, è di grande risalto lo schieramento della Parata dei Campioni, che coi nomi già ricordati per la sfilata in onore di Gallina vede la presenza dei tre volte iridati Freddie Spencer, Pier Paolo Bianchi e Eugenio Lazzarini, con Jean François Baldé, Remo Venturi, Chas Mortimer, Teuvo Lansivuori, Fabio Biliotti, Silvio Grassetti, Paolo Campanelli, solo per ricordarne alcuni. Spesso si abusa della definizione di museo a cielo aperto, ma con oltre un migliaio di moto presenti è difficile trovare altra definizione per illustrare che cosa offrono la pista e il paddock di Varano de’ Melegari nei tre giorni di ASI Motoshow. Il grandioso aspetto tecnico della manifestazione è costituito dalle moto dei collezionisti e dalle mostre allestite da tanti club, ma contribuiscono anche le eccezionali presenze del Team Amicale Spirit of Speed, delle moto inviate dagli Stati Uniti da Robert Iannucci e la collezione delle special realizzate da Giuliano Segoni portate a Varano da Lorenzo Segoni.
Il palcoscenico dell’ASI Motoshow 2014 si aprirà proprio per ricordare il cinquantesimo anniversario del primo successo iridato di Yamaha, campione del mondo nel 1964 con Phil Read. La gradita presenza all’evento del celebre pilota inglese assumerà inoltre un duplice significato, dato che oltre a celebrare il primo titolo iridato di Yamaha, il suo nome si legherà anche al lancio di un nuovo libro autobiografico che l’otto volte campione del mondo presenterà proprio presso lo stand ASI presente in circuito. Yamaha Motor Racing sarà inoltre ufficialmente presente all’evento portando in pista l’ex iridato Luca Cadalora in sella alla celebre Yamaha YZR-M1 MotoGP in versione 50th Anniversary (2011).
Tra le molte Yamaha presenti gli appassionati potranno ammirare alcuni esemplari provenienti sia dall’incredibile Collezione privata Moto Poggi COMP di Villanova di Castenaso (Bo), come per esempio una Yamaha TZ700, che forniti direttamente dalla casa madre, tra i quali cimeli come una Yamaha OW31, la Yamaha TZ350 di Roberto Anelli e la Yamaha R7 del 1999. Fulcro logistico della presenza Yamaha all’ASI Motoshow 2014 sarà l’imponente hospitality del Concessionario ufficiale Yamaha Moto Shop di Parma, struttura presso la quale sarà possibile ammirare anche i modelli dell’attuale gamma a tre diapason.
Tra gli eventi da non trascurare ci sono anche diverse mostre. Sono quelle dedicate alla ‘Motocicletta sulle copertine dei periodici popolari’ curata dal Club Auto Moto Epoca Astigiano, quella intitolata ‘Metrologia del motore’ del Club Antiche Moto Brianza, la presentazione della rievocazione storica del Circuito di Ospedaletti del prossimo 5-6-7 settembre e quella della rievocazione del Centenario del Circuito Motociclistico d’Italia del 1914 in programma dal 14 al 22 giugno. Assieme a tutto questo ci sono moltissimi altri motivi d’attrazione in pista e fuori, ma tutti con un comune denominatore: sono fruibili da chiunque e l’ingresso in autodromo a Varano de’ Melegari per ASI Motoshow è libero e aperto a tutti.
Una parte del programma dell' ASI Motoshow vede protagonista la Suzuki. La formula prevede le prove libere in pista e una serie di eventi per far conoscere l'evoluzione delle moto sportive, la storia e i protagonisti del passato. Esposte le novità Suzuki 2014, dalla V-Strom 1000, al Burgman 200, alla veloce GSX-R 1000.