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Un emendamento da Decreto Milleproroghe in appravazione entro la fine di febbraio al Parlamento: sarebbe così che il contestato obbligo di assicurare tutti i veicoli, anche quelli fermi o circolanti in aree private, arrivato con la Direttiva Europea 2021/2118 che lega la neccessità di assicurare il veicolo non alla sua circolazione ma alla sua funzionalità, recepita nel nostro ordinamento con il Decreto Legislativo 184/2023.
L'arogomento è stato anche ripreso dalla FMI in un suo comunicato stampa dove ricorda che "La FMI sta chiedendo in tutte le sedi istituzionali che il “rischio statico” introdotto dal Decreto non porti con sé l’obbligo di assicurare i mezzi conservati nei musei, obbligo che diventerebbe una nuova tassa, inutilmente onerosa per i proprietari" riversando fiducia sui successivi decreti attuativi che "tengano conto delle istanze dei possessori di veicoli non circolanti, evitando la dispersione di un grande numero di veicoli, storici e non, che potrebbero essere rottamati o venduti all’estero, con il rischio che l’Italia perda un patrimonio storico e culturale di grande pregio".
Con l'emedamento di maggioranza al Decreto Milleproroghe potrebbe essere previsto di far slittare fino al 30 giugno l'obbligo assicurativo e, nel frattempo, si potrebbero trovare soluzioni assicurative valide per garantire a chi possiede veicoli l'assolvimento degli obblighi e il perfetto rispetto delle normative. MA dovremo comunque attendere l'approvazione in Parlamento che dovrebbe avvenire entro la fine di febbraio.
Nel frattempo qualcosa si è già mosso, e non nella direzione sperata da molti: l'8 febbraio 2024 è stata pubblicata una circolare del Ministero dell'Interno dove "si segnalano modifiche agli articoli 9 e 193 del codice della strada e agli articoli 1 e 122 del codice delle assicurazioni private di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, nonché l’introduzione dell’art. 122-bis del medesimo codice delle assicurazioni" e si forniscono le "prime indicazioni operative agli organi di polizia stradale ai soli fini dell’attività di controllo e della successiva applicazione delle sanzioni nella circolazione dei veicoli". Insomma, il sistema sanzionatorio sta adeguandosi all'arrivo del nuovo obbligo, non resta che attendere.