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Ogni giorno la redazione di Moto.it riceve segnalazioni allarmanti da parte dei lettori e dei concessionari che vendono moto e scooter. I rincari RC ammazzano il mercato
I secondi hanno visto le vendite di nuovo e usato crollare proprio a causa dei rincari, che in taluni casi hanno portato il premio annuale a costare più della stessa moto!
Così non si può andare avanti. A rimetterci siamo noi cittadini, vessati da aumenti che non trovano giustificazione, e un comparto economico - quello delle due ruote - già in affanno e che per colpa degli aumenti delle polizze rischia la paralisi.
Che qualcosa non stia andando per il verso giusto lo ha notato anche il presidente dell'antitrust, Antonio Catricalà, che è stato ascoltato in audizione dalla Commissione Industria del Senato. Catricalà ha riportato alcuni esempi di aumenti particolarmente significativi.
Per un quarantenne del nord Italia con un'auto di media cilindrata il premio è aumentato di oltre il 20%; per una sessantacinquenne del sud con un'auto piccola l'aumento è stato del 15-20%.
E molto peggio va al diciottenne che vive nelle isole e che vorrebbe assicurare il suo cinquantino: per lui il rincario supera il 30%.
Le compagnie di assicurazione giocano allo scarica barile, e danno la colpa alle "solite" truffe.
Ma i raggiri, ancora molto frequenti in certe regioni del nostro Paese, da soli non bastano a giustificare un incremento medio dei premi assicurativi che nell'ultimo quinquennio è stato quasi doppio rispetto a quello registrato nella zona Euro.
Cosa dobbiamo aspettarci allora? La prossima mossa potrebbe essere l'apertura di una inchiesta dell'antitrust. Non un semplice atto formale, ma un accurato lavoro di indagine che, in presenza di cartelli tra le compagnie, potrebbe anche portare a sanzioni milionarie per le società che hanno violato le regole sulla concorrenza.
C'è poi da rilevare anche come l'indennizzo diretto non abbia apportato quelle migliorie che ci si aspettava, in primis l'abbattimento dei costi per incidente. Tutt'altro: il costo medio è aumentato del 26%; nel Meridione l'aumento medio del costo di un incidente è stato superiore del 70 % rispetto al Nord Italia.
L'Antitrust è chiamato a indagare su una tendenza che emerge dal confronto dei dati italiani con quelli inglesi o francesi: in Italia vengono accertate poche frodi (indagare costa...)
L'Inghilterra, tanto per fare un esempio, rileva quattro (!) volte le nostre frodi. Siamo diventati un popolo di virtuosi? A giudicare dal numero di sinistri denunciati e di risarcimenti incassati risulta difficile crederlo.
Alle compagnie risulta più conveniente pagare rimborsi forfettari, piuttosto che investire risorse nell'accertamento delle (frequenti) frodi.
E i costi di questi rimborsi ricadono (anche) sui premi RC di quei motociclisti e automobilisti che una truffa non si sognerebbero mai di farla.