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Con una folla di oltre 300 persone alla Pista di Arese si è tenuta la prima asta di “Auto e moto classiche” firmata Aste Bolaffi, evento che è riuscito a richiamare collezionisti da tutto il mondo.
L’intento di Bolaffi era quello di mettere all’incanto sia pezzi di estremo pregio che mezzi più accessibili, riuscendo a coniugare magnificamente vendite da centinaia di migliaia di euro, come l’Alfa Romeo 8C Pandion 2010, concept car disegnata per celebrare i 100 anni di Alfa Romeo, battuta a 575mila euro a vetture iconiche ma dal prezzo nettamente più contenuto, come la Isetta, aggiudicata a 38mila euro. Se il top lot è stata la concept car Alfa Romeo, il secondo posto se lo è aggiudicato la Bertone Nuccio 2012 basata su meccanica Ferrari 430F1, aggiudicata a 330mila euro. Presente alla messa all’incanto anche Mike Robinson, designer di Bertone, che ha commentato: “Con queste aggiudicazioni queste mie creature potranno presentare al mondo la magia del design italiano”.
Enorme successo anche per i disegni di stile provenienti dal Fallimento Bertone, acquistati a 62mila euro come lotto unico – per un totale di cinquemila pezzi – a causa dell’avvio da parte della sovrintendenza del procedimento di dichiarazione di interesse culturale che ne ha impedito la vendita in singoli lotti.
“Quest’asta – ha commentato Filippo Bolaffi, amministratore delegato Aste Bolaffi – ha avuto due vincitori, Bertone e il ministero dei Beni culturali che, a poche ore dalla vendita, ha avviato sette procedimenti notificando un milione e mezzo di valore di vetture. Una scelta difficilmente comprensibile che ha impedito l’acquisto all’estero di numerose auto e, allo stesso tempo, mortificante per il Made in Italy che così perde l’opportunità di essere mostrato al mondo degli appassionati. Dato l’importantissimo valore storico-culturale delle stesse, sono sicuro che a questo punto il ministero concluderà il procedimento ed eserciterà pure il diritto di prelazione, visto che questo ingente patrimonio economico non poteva proprio mancare nei musei italiani… sicuramente era indispensabile bloccare, tra le altre, un’auto carrozzata svizzera, la Gangloff, e una immatricolata in Inghilterra, la Isotta Fraschini 8B”.
I partecipanti poi si sono sfidati nell'accaparrarsi anche altri lotti quali quelli della Renault R5 Turbo del 1981, una delle opere d’arte di Marcello Gandini (lotto 83, 80 mila euro), la Peugeot Break 4×4 Dangel del 1985 (lotto 45, 27 mila euro), la deliziosa Mini Morris verde oliva (lotto 40, 10.350 euro) e, tra le moto, la Norton Manx del 1960 (lotto 13, 37 mila euro) e la Aermacchi Ala D’Oro 250 del 1928 (lotto 9, 21 mila euro). “Il realizzo complessivo dell’asta – ha concluso Filippo Bolaffi – è stato di 1,6 milioni a cui contiamo di aggiungere oltre 1,5 milioni da parte dello Stato”.
Si può serenamente affermare che questa prima asta di “Auto e moto classiche” di Aste Bolaffi abbia riscosso un grande successo sia tra i collezionisti italiani che tra quelli provenienti dal resto d'Europa e del mondo.