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Siamo finalmente giunti ad illustrare la terza ed ultima parte del percorso del raid Atene-Gibilterra, al via a fine maggio. Una spettacolare via di mezzo fra una gara e un viaggio più turistico in offroad, che farà attraversare l'Europa ai concorrenti in un arco di due settimane. Ce ne siamo occupati affrontando inizialmente le caratteristiche della navigazione, la prima parte del percorso, che si snoda fra Grecia e Balcani e la seconda, che dall'Austria taglierà il Nord Italia per arrivare in Francia, con le tre tappe che vedranno il rally fermarsi prima a Conegliano, poi a Genova per visitare Porto Antico ed Acquario, ed infine a Limone Piemonte, punto d'arrivo del passaggio sulla Via del Sale.
Un itinerario che farà conoscere tante culture diverse, toccando Grecia, Montenegro, Albania, Bosnia, Croazia, Slovenia, prima di arrivare alle nazioni più note ai viaggiatori, ancora più interessante perché in gran parte si svolgerà in fuoristrada. A questo proposito, per favorire i concorrenti dell'Atene-Gibilterra, Moto Raid Experience ha stretto un accordo con l'azienda di pneumatici turca Anlas per la fornitura dei suoi pneumatici, che abbiamo provato nella nostra recente visita alla sede.
Pneumatici che verranno utilizzati dal nostro inviato Marco Delmastro ed anche dall'apripista Stefano Rotta, istruttore federale nella specialità Enduro nonché titolare della scuola Cà del Braap, e che, oltre a venire proposti ad un prezzo promozionale per i partecipanti, permetteranno di accedere ad una classifica riservata ai partecipanti gommati Anlas che vedrà, alla fine del rally, una premiazione separata dei primi tre, indipendentemente dalla generale del Rally.
Ma veniamo alle caratteristiche del percorso: l'off road dei Pirenei fa storia a sé per quel che riguarda le caratteristiche, più simili ai percorsi alpini che non ai deserti che poi si incontreranno nel prosieguo della navigazione in terra spagnola. Iniziando la discesa verso sud, cominciando con il Monegros e proseguendo con il Moncayo, gli sterrati si fanno via via più veloci e la vera insidia sarà la navigazione, visto il dedalo di strade non asfaltate che non sempre portano nella direzione corretta.
Il Portogallo con le sue sierras, e di nuovo la Spagna con la Sierra Nevada, ci offriranno gli ultimi percorsi a quota più alte, prima di terminare gli oltre 8.000 km a Gibilterra.