Attesi a Torino tra venerdì e domenica, oltre 3.200 vespisti per il 40° raduno internazionale
16 giugno 2006
Saranno oltre 3.200 - un autentico record - i vespisti, provenienti da oltre 20 nazioni, che tra il 16 e il 18 giugno “invaderanno” Torino in occasione di EuroVespa 2006.
Quella organizzata nel capoluogo piemontese è la 40° edizione del più grande raduno internazionale dedicato a Vespa: lo scooter che, con oltre sedici milioni di esemplari prodotti dal 1946 a oggi, ha motorizzato e fatto sognare i ragazzi di ogni generazione.
Il mito di Vespa compie 60 anni e i suoi appassionati sono pronti a festeggiare: da venerdì 16 a domenica 18 giugno i vespisti dei cinque continenti si ritroveranno a Torino per la 40ª edizione di EuroVespa, il più grande Vespa-raduno al mondo.
Ad aspettarli troveranno ben 168 volontari, pronti a dare un’accoglienza eccezionale a quanti, spinti dall’entusiasmo che solo Vespa sa suscitare, prenderanno parte alla kermesse. Per dare un’idea del gran numero di appassionati che si ritroveranno a Torino, basti pensare che se si mettessero in file tutte le Vespa iscritte al raduno torinese si creerebbe un serpentone di oltre 6 chilometri.
Sì, perché il fascino di EuroVespa non attira soltanto i vespisti del vecchio continente. Oltre a paesi dalla consolidata tradizione “vespistica” come Olanda, Francia, Spagna, Belgio, Portogallo, Germania, Svezia e, ovviamente, Italia, arriveranno a Torino i rappresentanti dei Vespa Club di tutto il mondo, tra i quali, per la prima volta, saranno presenti i Vespa Club nazionali macedone e serbo, nonché una rappresentanza del Dubai.
Il programma della manifestazione prevede tre giorni densi di appuntamenti, con mercatini e mostre dedicate alla storia di Vespa e a Vespa come vera e propria opera d’arte. Numerosi saranno poi gli itinerari turistici alla scoperta delle bellezze del capoluogo piemontese e dei suoi dintorni: migliaia di Vespa sfileranno tra le strade di Torino e alla volta di splendide località come la Palazzina di Caccia di Stupinigi, Superga e la Reggia di Venaria. L’evento si chiuderà con la grande parata finale di domenica 18 giugno, nella quale sfileranno, oltre a tutti i partecipanti, anche 20 Vespa dell’Associazione nazionale Carabinieri.
Su Internet:
Il sito di EuroVespa 2006: www.eurovespa2006.it
Il sito del Vespa World Club: www.vespaworldclub.com
Il nuovo sito ufficiale di Vespa: www.vespa.com
I VESPA CLUB
Il mito di Vespa è nato praticamente insieme al veicolo. Tanto da spingere molti, a partire già dal 1946, ad associarsi nel nome di Vespa. Nacquero così i primi Vespa Club. Prima in Italia, poi all’estero, fino alla costituzione - nel 2006, in coincidenza con il 60° anniversario di Vespa - del Vespa World Club.
La nascita dell’associazionismo tra Vespisti è intimamente legata alla diffusione della Vespa sui mercati internazionali: nel 1953 le stazioni di servizio Piaggio nel mondo sono oltre 10.000, comprese Asia e America. I Vespa Club accomunavano nel mondo già allora oltre cinquantamila appassionati.
Ma sin dagli anni Quaranta Enrico Piaggio - coadiuvato dal giornalista sportivo Renato Tassinari - aveva organizzato convegni e raduni, creando attorno al nuovo prodotto un’atmosfera d’interesse crescente con ogni tipo di iniziative, tra le quali la fondazione e diffusione dei Vespa Club, organizzazioni di fans di Vespa, capaci non solo di diffondere l’immagine dello scooter, ma di documentare l’efficienza della rete commerciale e di assistenza.
Nel 1948, in occasione della Fiera Campionaria di Milano, i Vespa Club nazionali organizzano un rally dal nome “sciame d’argento”, per il caratteristico colore verde argentato della prima Vespa.
Nel 1951 alla Giornata italiana della Vespa partecipano 20.000 Vespisti. Per tutti gli anni ’50 furono all’ordine del giorno gare di ogni tipo, giri regionali e nazionali in Italia e all’estero (celebri il Giro della Svizzera, il Giro dei tre Mari su un percorso di 2.000 Km, l’Audax femminile, la 1.000 Km), raduni di Vespisti in competizione con i sostenitori della nascente Lambretta Innocenti. Andare in Vespa diventa sempre più sinonimo di libertà, di fruibilità degli spazi, di più facili rapporti sociali: insomma la Vespa diventa un fenomeno di costume che caratterizza un’epoca e che trova testimonianze infinite nel cinema, nella letteratura, nelle immagini pubblicitarie di molti prodotti, nei comportamenti di una società che cambia e che vuole uscire rapidamente dalla distruzione della guerra.
Il Vespa Club Europa viene fondato a Milano l’8 febbraio 1953 - per iniziativa di Renato Tassinari e per volontà unanime dei delegati rappresentanti dei Vespa Club d’Italia, Belgio, Francia, Germania, Olanda e Svizzera - allo scopo di coordinare e sviluppare i rapporti, le iniziative e i collegamenti tra i Vespisti dei singoli Paesi.
Due mesi dopo la costituzione, alle sei nazioni fondatrici si aggiungono Austria, Danimarca, Gran Bretagna, Portogallo, Saar, Spagna e Svezia. Nasce successivamente il Vespa Club Mondial, che verrà denominato - insieme a quello europeo - Fédération Internationale des Vespa Clubs (sciolta il 30 novembre 2005).
Il 14 marzo 2006, infine, è nato il Vespa World Club, che raccoglie le funzioni di coordinamento e di promozione di tutte le organizzazioni vespistiche del mondo.
Questa nuova associazione, della cui costituzione Piaggio è stata promotrice, è nata per fare tesoro delle migliori esperienze e iniziative messe in campo dai vespisti delle diverse nazioni, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle associazioni nazionali e di essere al fianco di tutti i Vespa Club.
Presidente del Vespa World Club è stato nominato Roberto Leardi, già presidente del Vespa Club d’Italia.
VESPA: MITO E MODERNITA’
Dal 1946 ad oggi Vespa ha costruito una storia unica di tecnologia ed eleganza e si è affermata come icona dello stile italiano, grazie a oltre sedici milioni di esemplari diffusi nei cinque continenti. Vespa è diventata protagonista negli ambienti metropolitani di tutto il mondo, portabandiera di uno stile di vita all’insegna della libertà.
Nel 2006, anno nel quale festeggia il suo sessantesimo compleanno, Vespa è più giovane e vitale che mai, ed è presente sul mercato con 5 famiglie di modelli:
• Vespa PX, l’intramontabile “vespone”, caratterizzato dal cambio meccanico a 4 marce, che ha raggiunto la straordinaria cifra di 2 milioni di unità prodotte in oltre 25 anni di carriera. Disponibile nelle cilindrate 125 e 150, grazie al freno a disco anteriore, ad accurati interventi estetici e ai nuovi colori, PX è oggi un “evergreen” al passo coi tempi e con le normative antiemissioni.
• Vespa LX, erede del mitico “vespino”, é disponibile in quattro moderne ed ecologiche motorizzazioni: 50cc due e quattro tempi, 125 e 150cc quattro tempi. Le dimensioni contenute, la straordinaria agilità e il peso piuma fanno di Vespa LX il mezzo ideale per muoversi in città con tutta la classe e l’eleganza di Vespa.
• Vespa Granturismo 200L e 125L, che coniuga i valori emozionali di Vespa con le soluzioni progettuali più avanzate: è la prima Vespa con motori quattro tempi quattro valvole raffreddati a liquido; la prima con ruote da 12 pollici, e con un sistema di frenatura interamente a disco. La carrozzeria in acciaio è, ancora una volta, il segno di una filosofia di costruzione esclusiva.
• Vespa GTS 250 i.e. Cinquant'anni dopo la nascita della Vespa GS, primo scooter sportivo, Vespa GTS 250 i.e. riprende quel mito di elegante sportività e si rivela come la Vespa più potente, veloce e tecnologicamente dotata mai apparsa. Spinta da un modernissimo e potente motore 250cc 4 valvole raffreddato a liquido e dotato di iniezione elettronica, Vespa GTS è frenata da un superbo impianto a doppio disco sul quale è disponibile, a richiesta, il sistema ABS. Vespa GTS 250 i.e. è tra i primissimi due ruote, e il primo nella classe “quarto di litro", già omologato secondo le future e severe normative Euro3.
• Vespa GTV, Vespa LXV e Vespa GT 60°. Nel 2006 Vespa festeggia i suoi 60 anni con tre nuovi modelli che, sviluppati sulla base tecnica di Vespa GTS e Vespa LX, recuperano e reinterpretano elementi stilistici del passato, attinti soprattutto dagli anni ‘50 e ’60: un tributo a questo prodotto-mito, risultato della creatività e della cultura industriale italiana. Vespa GT 60°, in particolare, si distingue per il pregio delle finiture e della componentistica e per l’esclusiva colorazione, un tono di grigio identico a quello della prima Vespa, ed è prodotta in una serie limitata di soli 999 esemplari.