Audi Motorrad Concept

Audi Motorrad Concept
La proposta arriva dal designer Thiebault Devauze, che ha lavorato fra l'altro in Audi e in Ducati, e ha immaginato di unire le esperienze dei due marchi
4 aprile 2013

Da quando Audi ha rilevato Ducati si sono fatte molte illazioni su possibili sinergie e prodotti realizzati unendo le capacità dei due marchi. Il concept Audi Motorrad è un'idea del 28enne designer francese Thiebault Devauze, che ha collaborato con la Opel e ha lavorato recentemente per Gran Studio di Torino. E' stato stagista in Ducati, Audi e Land Rover. In questo progetto, a cui ha collaborato il fratello Marc, anche lui design, ha immaginato Audi come concorrente di BMW Motorrad. L'associazione gli è venuta in mente visitando il museo Audi, e notando vari modelli di moto di serie e da corsa fra cui le leggendarie NSU da GP.

Il telaio concepito da Devauze si ispira alla tecnologia ultra leggera di Audi, ed è costruito unendo la fibra di carbonio a leghe tecniche d'alluminio. Il motore è il V2 della 848 Evo Ducati, mentre l'alternativa futuribile è rappresentata dalla motorizzazione elettrica Audi e-Tron. Devauze e Couvreur Clemente, modellatore digitale conosciuto durante l'anno di lavoro alla Opel, hanno iniziato a sviluppare questo progetto alla fine del 2011.

I quattro anelli che a partire dal 2009 simboleggiano Audi, sono comparsi sulle auto tedesche nel 2005 assieme alla dicitura Audi. Anelli che comparvero la prima volta nel 1932 quando si fusero DKW (industria di moto), Audi, Wanderer e Horch (industrie automobilistiche) dando vita alla Auto Union. Una fusione originata dalla difficoltà dell'industria dell'auto tedesca alla fine degli anni Venti. La DKW, che proprio in quel periodo diventa la maggiore industria motociclistica al mondo, rileva la Audi già nel 1928. Curiosamente la DKW era nata nel 1916 con l'intento di costruire automobili, ma non vi era mai riuscita seriamente fino all'arrivo dei progettisti Audi, che collaborarono alle prime DKW a trazione anteriore (in questo furono fra i primi esempi assoluti) spinte da motori a due tempi di chiara origine motociclistica.

La Auto Union dei primi anni Trenta costruisce ottime vetture da competizione, progettate da Ferdinand Porsche e Rudolf Hruschka, e portate in gara da campioni come Achille Varzi e Tazio Nuvolari. Nel frattempo le auto di serie sono quelle prodotte dalle singole case e semplicemente marchiate con i quattro anelli. Che compaiono anche sulle moto DKW di serie e da corsa.

La divisione in due della Germania, come conseguenza della sconfitta tedesca nel secondo conflitto mondiale, penalizza la Auto Union che ha lo stabilimento principale in Sassonia. Regione assorbita nei nuovi confini della Germania Orientale. Una sofferente Auto Union viene quindi comperata nel 1957 dalla Daimler Benz, che la rivende alla Volkswagen nel 1964. Della Auto Union rimane infine solamente la Audi, perché è l'unica a trovarsi nella Germania Occidentale. La DKW moto si fonde invece con la Victoria e nel 1966 viene rilevata dalla Sachs e fusa con la Hercules. Per uscire di scena definitivamente dieci anni dopo.

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