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Oggi raccontiamo un fenomeno a due ruote. Oggi parliamo di un cambiamento. Perché i numeri e i dati di mercato descrivono una piccola rivoluzione nel mondo della mobilità. Stiamo assistendo al boom delle E-bike, le bici a pedalata assistita, dette semplicemente: bici elettriche. In Europa la crescita è vertiginosa e sta decimando le biciclette tradizionali. Nel nostro Paese, dove la bicicletta non è usata come nel nord europa, l'impatto è più morbido, ma comunque grande.
Secondo i dati presentati oggi da Ancma le vendite di E-bike nel 2016 sono aumentate del 121% rispetto al 2015 e passano da 56.200 a 124.400. Un aumento che segna l'avvio deciso di un trend di crescita importante e di un cambiamento delle abitudini degli italiani. L'aumento delle bici elettriche però al momento non ha intaccato le vendite di scooter o bici tradizionali che registrano una flessione di 2,6% (da 1.597.500 a 1.555.000) un calo in linea con i dati degli ultimi anni.
La stragrande maggioranza delle bici elettriche viene importata, con numeri anche in questo settore da capogiro: 108.800 E-bike importate nel 2016 contro le 43.700 del 2015 (+148%). Su questo dato è necessaria una precisazione: nel 4° trimestre del 2016, sono state importate 40.800, il doppio rispetto ai precedenti 3 trimestri di inizio 2016 (60.000, una media di 20.000). Da questo si deduce che le vendite dello scorso anno sono state abbondanti, ma anche che a fine 2016 il mercato italiano ha importato bici elettriche da vendere nel 2017.
In grande crescita anche l'export che - pur con valori assoluti nettamente inferiori alle importazioni - passa da 3.400 a 8.000 registrando un +135%. E aumenta pure la produzione con 23.600 biciclette incrementa del 40,5% le 16.800 unità del 2015. In Italia si producono sempre più biciclette elettriche, ma soprattutto si progetta, si brevetta, si costruisce e si assembla. Quello delle E-bike sta diventando un fiore all'occhiello del Made in Italy.
Questi sono i numeri di un mercato in esplosione oltre che la cifra di mutate abitudini di consumo e fruizione dei ciclisti italiani. Questo in parte grazie all'estetica delle biciclette elettriche, che sono sempre più simili a quelle tradizionali grazie a motori e batterie più piccoli. Ma sopreattutto perché, secondo l'Associazione di categoria, le E-bike risolvno i tre problemi che più demotivano gli italiani a usare la bicicletta. Da un sondaggio è infatti emerso che in molti non vanno in bicicletta perchè: si fa fatica, sono spaventati dai furti e si sentono poco sicuri in mezzo al traffico. In merito alla fatica il motore elettrico risponde ai più pigri. Sempre la trazione elettrica risolve il problema della sicurezza offrendo maggiore velocità e spunto nelle zone più congestionate. In quanto ai ladri, basta poi togliere il computer di bordo e la batteria per scoraggiare anche i più determinati.
E poi c'è il fun factor. Oltre la metà delle E-bike infatti sono destinate al divertimento fuoristrada. Le cosiddette E-Mountain Bike permettono di divertirsi nei sentieri di montagna senza fare fatica. Questo allarga il mercato anche a tutti quelli che non si allenano con regolarità ma vogliono divertirsi offroad.
«I dati di mercato 2016 confermano il grande cambiamento in atto degli anni precedenti: le E-Bike stanno cambiando il modo di andare in bici. – dichiara Corrado Capelli, presidente di Ancma Confindustria - Avremo lo stesso trend anche per il 2017».