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Gli automobilisti non sono gli unici a patire del continuo aumento dei carburanti. Anche i benzinai sono direttamente coinvolti e attraverso Angac/Confsal "denunciano con forza che, se non si provvede ad una risoluzione veloce, questi aumenti comporteranno chiusure di molti impianti di distribuzione carburante".
Attraverso una lettera inviata al premier Mario Draghi e ai ministri della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini hanno chiesto "un incontro urgente al fine di dare il nostro contributo propositivo e costruttivo nella risoluzione della problematica dell'espulsione dal mondo del lavoro di molti lavoratori andando ad aggravare ancor di più la crisi occupazionale".
"Ad aggravare oggi lo stato di sofferenza - continuano - sono il caro carburante, che riduce le vendite, aggrava l'esposizione bancaria e di conseguenza i nostri guadagni, e il caro bollette, che aumenta in modo esponenziale i costi delle nostre aziende".