Autostrade. Prezzo dei pedaggi in aumento per il 2023, ma di quanto?

Autostrade. Prezzo dei pedaggi in aumento per il 2023, ma di quanto?
Dal primo gennaio 2023 i prezzi dei pedaggi potrebbero aumentare. Si decide tutto nel decreto ministeriale di San Silvestro
30 dicembre 2022

Per quattro anni non si sono registrati aumenti di prezzo in quasi tutta la rete autostradale italiana. C’è attesa per il decreto ministeriale di domani, che fissa gli aumenti dei pedaggi sulla rete autostradale nazionale a partire dal 1° gennaio 2023.

Lo scorso anno non ci furono rincari sul 98% delle autostrade a pedaggio italiane. L'unico adeguamento riguardò la tratta A21 Piacenza-Brescia gestita da Autovia Padana (gruppo Gavio) che aumentò il prezzo del 5,45 per cento. La probabilità di possibili rincari sale quindi, ma di quanto aumenteranno i pedaggi autostradali nel 2023?

 

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Il Sole 24 Ore ha interpellato le società concessionarie, che tengono però il massimo riserbo non lasciando trapelare informazioni utili. Spiegano che saranno i ministeri competenti, Infrastrutture e trasporti (Mit) di concerto con Economia e finanze (Mef), ad autorizzare o meno le richieste di aumento da parte delle concessionarie. Il dossier pedaggi è dunque nelle mani dei ministri Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti ( non mancherà certo la supervisione del premier Giorgia Meloni).

Nei mesi passati, l’ amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, aveva pubblicamente parlato di una richiesta di aumento dell'1,5 per cento. Aspi, una delle poche concessionarie autostradali che ha visto approvato il Pef, prevede nei suoi piani 21,5 miliardi di spesa per l'ammodernamento della rete. La maggior parte dei fondi verranno investiti nei prossimi 10 anni: 7 miliardi in manutenzioni e 14,5 miliardi in nuove opere, tra cui il passante di Bologna, la gronda di Genova e la costruzione di terze e quarte corsie. 

Il gruppo Gavio, secondo gestore nazionale dopo Aspi, conferma di aver presentato al ministero richiesta di aumento su tutte le tratte in concessione. Da Tortona comunicano che nel primo semestre 2022 sono stati investiti, sulle tratte di competenza, circa 360 milioni di euro che, a fine 2022, diventeranno 700. Gavio non fornisce indicazioni sull’entità degli aumenti tariffari, differenziati a seconda delle tratte. Fonti della Teem (Tangenziale est esterna di Milano, società che fa capo al gruppo Gavio) indicano una richiesta di aumento, per la sola tangenziale milanese, di circa il 3,5 per cento.

 

Il governo valuterà le richieste analizzando i piani economico-finanziari delle singole società. Secondo quanto riporta ancora il Sole 24 Ore, le richieste delle concessionarie italiane sarebbero più basse rispetto a quelle concesse in altri Paesi in cui vigono sistemi simili: +4,7% in Francia, +4% in Spagna. 

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