Autovelox, Pordenone sulla difensiva: spegne tutti i dispositivi per evitare ricorsi

Autovelox, Pordenone sulla difensiva: spegne tutti i dispositivi per evitare ricorsi
Pordenone spegne tutti gli autovelox per evitare eventuali ricorsi di multe fatte da dispositivi non omologati. È il primo comune italiano a farlo
8 maggio 2024

Gli autovelox di Pordenone sono stati spenti per evitare possibili ricorsi in seguito alla sentenza della Cassazione che, alla fine di aprile, ha annullato una multa per eccesso di velocità emessa a Treviso nei confronti di un automobilista che viaggiava sulla tangenziale. Friuli Venezia Strade, l'ente responsabile della principale rete stradale regionale, ha invece deciso di lasciare attivi i propri dispositivi.

Un vero e proprio "Pasticcio Autovelox", come evidenzia Nico Cereghini nel suo editoriale: "Si scopre adesso che tutti gli autovelox utilizzati in Italia mancano della necessaria omologazione. E nemmeno possono averla. L’omologazione era prevista da un articolo del Codice della Strada che risale al 1992 e il decreto attuativo non è mai arrivato. Adesso bisogna correre per risolvere il pasticcio"

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A Pordenone autovelox spenti

Proprio a causa della sentenza della Cassazione, emessa il 22 aprile scorso, la polizia locale di Pordenone ha deciso di spegnere tutti i propri autovelox. Il comandante Maurizio Zorzetto ha spiegato al Gazzettino che questa decisione è stata presa "almeno fino a quando non sarà chiarita l'interpretazione concreta della sentenza". L'obiettivo è evitare una grande quantità di ricorsi simili a quello che ha messo in crisi il sistema delle multe elettroniche in Italia. Come nel contorto caso di Cadoneghe.

I dispositivi che rimangono accesi

Tuttavia, non tutti sono d'accordo con questa massima prudenza. Alcuni interpretano la sentenza della Cassazione come un divieto solo per alcuni tipi di autovelox non omologati e quindi continuano a emettere multe tramite dispositivi elettronici.

L'assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, ha spiegato che la rete gestita da Fvg Strade mantiene attivi tutti i dispositivi di controllo della velocità, in quanto sono basati su tecnologie approvate. Tra questi ci sono le fotocamere presenti sulla Pontebbana a Codroipo, sulla Napoleonica a Castions di Strada e sulla Ferrata nei pressi di Madrisio, così come i rilevatori sulla strada della Valcellina e i nuovi autovelox sulla Cimpello-Sequals.

La decisione del comune di Pordenone influenzerà anche altri comuni Italiani?

Fonte: La Repubblica

Immagine: Pordenone Today

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