Barcellona e il suo approccio alla sicurezza stradale dei motociclisti

Barcellona e il suo approccio alla sicurezza stradale dei motociclisti
Invece di limitare l'uso o gli spazi a disposizione delle moto, a Barcellona si preferisce promuovere una serie di misure per ridurre il numero di incidenti che coinvolgono le due ruote
27 dicembre 2022

Il governo del territorio e della sicurezza stradale all'interno del territorio stesso è un tema che può avere molteplici interpretazioni, e non è affatto detto che vi siano dogmi e corsie uniche per raggiungere l'obiettivo, questo sì condiviso da tutti, della massima riduzione degli incidenti e del numero di vittime sulle strade. Sono obiettivi, tuttavia, che vanno a innestarsi su percorsi trasversali dove impattano tecnologia, urbanistica, tutela del territorio, sostenibilità soltanto per citare alcune delle prospettive e degli argomenti che i governanti devono tenere in considerazione quando si parla di provvedimenti atti a garantire il massimo possibile delle sicurezza stradale.

Mentre alcune municipalità tendono a comprimere lo spazio a disposizione dei veicoli e delle moto in particolare con l'effetto di scoraggiarne l'uso almeno entro alcuni ambiti specifici, in Spagna il Comune di Barcellona e la Direzione Generale del Traffico collaborano per affrontare la questione degli incidenti che coinvolgono moto e ciclomotori.

 

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Si parte da un assunto: a Barcellona il 33% dei veicoli circolanti sono motociclette e l'86% dei conducenti gravemente feriti nelgi incidenti sono motociclisti, mentre la triste statistica delle vittime conta 16 motociclisti morti in incidenti urbani. Sulla base di questi dati, i due enti hanno siglato il 19 dicembre 2022 un accordo in cui si impegnano a realizzare una serie di iniziative volte ad aumentare la sicurezza dei veicoli a due ruote, tutto questo nell'ambito di Agenda 2030, un piano multidisciplinare per lo sviluppo sostenibile: inquesto caso non mere dichiarazioni di intenti, ma studi e indagini per analizzare la mobilità, valutare il rispetto delle normative e verificare l'efficacia delle misure applicabili agli utilizzatori di moto e ciclomotori con un focus separato anche sugli incidenti dei veicoli in sharing (con riferimento anche ai monopattini, che a Roma alcuni studi indicano in significativo aumento) o in uso per delivery: l'accordo prevede anche l'analisi dei comportamenti dei motociclisti.

 

Si punta quindi ad analizzare e ad intervenire sulle capacità e sui comportamenti dei motociclisti con l'obiettivo di realizzare corsi di formazione e di guida sicura, da una parte, mentre una seconda linea d'intervento riguarda l'innovazione tecnologica attraverso la quale modellare progetti che consentono di introdurre sistemi tecnologici a supporto dei motociclisti e di identificare i luoghi critici sul piano degli incidenti.

Nel comunicato emesso dalla municipalità di Barcellona si legge inoltre che "Nell'ambito di questo accordo, il Comune di Barcellona, ​​la Fondazione BIT Habitat, la Fira de Barcelona e la DGT annunceranno a gennaio il lancio dell'Urban Challenge Award per la riduzione degli incidenti motociclistici. Il montepremi sarà di 100.000 euro di sussidi".

Fonte: ajuntament.barcellona.cat

Foto di Pablo Valerio da Pixabay

 

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