Bastianini torna per regalare emozioni, parola di Tissot

Bastianini torna per regalare emozioni, parola di Tissot
Il pilota Ducati tornerà finalmente in sella nel week-end del Mugello, dopo il lungo infortunio di cui è stato vittima a inizio stagione. Un ritorno atteso dai suoi tifosi, da quelli della Ducati, da Pecco Bagnaia (per sua stessa ammissione) e anche da chi, come il costruttore elvetico, ha deciso di affidarsi alla sua capacità di regalare emozioni, per comunicare a tutti gli appassionati di moto - e non solo - quanta passione ci sia anche nei propri prodotti
7 giugno 2023

Qualche settimana fa vi abbiamo raccontato dello strettissimo legame che unisce Tissot al mondo della MotoGP. La più raffinata delle competizioni su due ruote richiede, infatti, impegno, dedizione e una costante tensione verso l’eccellenza. Valori comuni al costruttore elvetico, grazie ai quali, quest’ultimo, ha potuto - nel tempo - non soltanto consolidare la sua posizione di leader nel mondo dell’orologeria, ma anche trovare, nell’universo delle gare, una fonte inesauribile di ispirazione per nuovi prodotti e tecnologie.

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A descriverci più nel dettaglio questo costante processo di contaminazione, ci ha pensato il CEO di Tissot, Sylvain Dolla, anch’egli presente a Portimao, per l’annuncio del nuovo rapporto di collaborazione con Enea Bastianini, da quest’anno ambassador della Casa di Le Locle. "Bastianini è uno dei piloti maggiormente in grado di regalare emozioni tra quelli attualmente presenti in MotoGP”, sostiene Dolla. “Fin da quando aveva tre anni si è impegnato con tutto sé stesso per raggiungere grandi obiettivi, ed è proprio questa passione, questo impegno e questa devozione che Tissot ha in comune con lui. È per questo che l’abbiamo scelto come nuovo ambassador”. Ok, ma quanto è importante il motorsport per Tissot? "La nostra storia di partnership con alcuni dei più prestigiosi eventi di Motorsport risale agli anni ’50. Con questo tipo di competizioni condividiamo non soltanto i valori ma anche il continuo desiderio di innovare e migliorare. Anche noi, come le Case impegnate in MotoGP, ad esempio, investiamo molto in ricerca e sviluppo, per dare ai nostri clienti i prodotti più all’avanguardia che i nostri tecnici siano in grado di realizzare”. La MotoGP parla sempre più italiano. Quanto è importante per voi il nostro mercato e quanto è importante associare la vostra immagine a quella del nostro Paese, con un impegno così rilevante in una disciplina che è sempre più associata all’Italia? "L'Italia è un mercato importante per noi, non solo in termini di fatturato, ma anche per la sua influenza nel mondo del design e della moda. Crescere in Italia significa aver fatto un buon lavoro in termini di design per i nostri futuri modelli”. Ma Tissot non vuol dire soltanto performance. Nell’ultimo anno, ad esempio, a godere di un’eccezionale popolarità è stato un prodotto ispirato ad un pezzo iconico del passato. Un prodotto che ha saputo, ciononostante, attirare soprattutto l’attenzione dei più giovani. Si tratta del PRX, il modello al centro di una vera e propria ondata di contenuti su Instagram e TikTok.

L'orologeria sta tornando a interessare i giovani, anche grazie a Tissot? "Uno studio commissionato a un’importante agenzia di comunicazione italiana dimostra che i giovani tra i 18 e i 44 anni, a livello globale, sono sempre più propensi ad acquistare orologi svizzeri di qualità come il PRX, che è diventato un vero e proprio must have. Di fatto è il primo orologio di qualità su cui molti investono ed è per questo che si sentono bene quando lo indossano. Quindi sì, certo, i giovani si stanno interessando nuovamente all’orologeria anche grazie a Tissot, ma non ho mai avuto dubbi che gli orologi svizzeri fossero soltanto qualcosa per le generazioni più adulte. La nostra utenza più numerosa, oggi, è quella che chiamiamo di ‘young and ambitious’ e per me è sempre bello ricevere i report dai nostri store che ci parlando di clienti sempre più giovani”. Che dire, infine, degli smartwatch? Ne vedremo di nuovi firmati Tissot? “Beh, mai dire mai, ma attualmente l’idea di investire in questo mercato non è nelle nostre intenzioni. E ciò dipende dal fatto che chi compra uno smartwatch è alla ricerca di un oggetto che avrà una vita breve: lo indossi per 2 o tre anni e poi cerchi il modello nuovo, ciò che lo possa sostituire. Noi vogliamo creare oggetti destinati a restare nel tempo ed è per questo che abbiamo intenzione di lavorare sull’integrazione di alcune funzionalità di base sui nostri prodotti, senza dare vita a veri e propri smartwatch. Quello che è certo, in ogni caso, è che continueremo a investire per migliorare la nostra tecnologia, ma sempre in puro stile Tissot".

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