Bellezze e curiosità alla fiera di Verona

Bellezze e curiosità alla fiera di Verona
Ai nostri lettori, che non sono riusciti a godersi lo spettacolo, è dedicata la fotogallery con le più belle di Verona. A due ruote e...
18 gennaio 2010


100.000 presenze
al Motor Bike Expo di Verona 2010


Il Motor Bike Expo di Verona che si è oggi con 100.000 presenze in tre giorni. Sette padiglioni, 72.000 metri quadrati di expo al coperto, 35.000 metri quadrati di aree esterne e oltre 700 marchi rappresentati, questi i numeri del Motor Bike Expo 2010.
La partecipazione delle maggiori aziende motociclistiche, aggiunta a quella dei più famosi customizer, ha richiamato anche quest’anno nel quartiere fieristico veronese decine di migliaia di appassionati che hanno potuto ammirare non solo quanto propone il mercato delle due ruote nel 2010 ma anche tutto ciò che intorno ad esso gira.
Gli organizzatori del Motor Bike Expo festeggiano la riuscita dell'evento in compagnia dei customizer
Gli organizzatori del Motor Bike Expo festeggiano la riuscita dell'evento in compagnia dei customizer
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Il momento clou della giornata di chiusura è stato la premiazione della Best in Show 2010, ovvero della moto custom più bella del salone. Il titolo è andato alla Kosmo Drive realizzata da “Garage” 65 del viareggino Marco Cinquini che si è aggiudicato la partecipazione alla finale del campionato del mondo costruttori custom AMD. Anche la rivista specializzata Freeway ha concordato con questa scelta, assegnando alla Kosmo Drive il suo primo premio.
La moto, che ha richiesto oltre sette mesi di lavoro, monta un motore TP da 124 pollici cubi (circa 2200 cc) ed eroga una potenza di 140 cv, ma esprime soprattutto una straordinaria originalità nelle linee, tanto da essere un vera e propria opera d’arte. La moto non è in vendita e risulta difficile anche quantificarne il valore.

Anche l’altro magazine specializzato LowRide ha promosso un concorso al quale hanno partecipato numerosi customizer; ha trionfato la Morning Sunrise, realizzata da Luciano Andreoli della Headbangers Motorcycles, un progetto della Good Vibrations dovuto a Giorgio Sandi. Nella squadra hanno lavorato anche Capitan Blaster (Ettore Callegaro) e altre aziende italiane che hanno fornito materiali contribuendo all’allestimento. Il motore è un S&S tipo KN series, stile anni ’40. Il vincitore, che ha definito la sua creatura una scultura a motore, “un’idea di motocicletta”, si è portato a casa il primo premio consistente in una fiammante Harley Davidson Iron 883.  Gli Headbangers hanno comunicato la decisone di vendere il premio e di destinare il ricavato agli aiuti per Haiti.

La vittoria di due costruttori italiani, nei concorsi promossi dalle due importanti riviste, conferma la grande crescita della nostra scuola in questo segmento motociclistico.
Affollatissime le aree esterne, dove si sono susseguiti spettacoli ed esibizioni, così come i padiglioni, all’interno dei quali oltre all’expo vera e propria si sono alternate premiazioni e presentazioni di campionati nazionali e trofei; fra queste molto affollata quella della Roadster Cup e del Trofeo Supertwins.

Pubblico in delirio per il drifting auto-moto, con la sfida all’ultimo “cavallo” fra la Ford Mustang condotta da Graziano Rossi, papà di Valentino, e la Zaeta, una moto costruita per gli ovali con un rapporto peso potenza quasi uguale a uno e guidata da Marco Belli. Per la cronaca la piccola monocilindrica non ha affatto sfigurato rispetto alla potente sportiva a quattro ruote.

A tutti i nostri lettori, che non sono riusciti a godersi lo spettacolo veronese, è dedicata la FOTO-GALLERY: non perdetevi le più belle di Verona. A due ruote o in... minigonna! 


Foto di A. Perfetti

 

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