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Benelli (e naturalmente Keeway, compagnia cinese proprietaria della Casa pesarese) ha seguito l'esempio di Ducati e BMW, per citare le ultime aziende del mondo moto che hanno effettuato la stessa manovra, aprendo uno spazio produttivo di 12.500 metri quadri presso lo stabilimento Bramont Motorcycle a Manaus all'interno del quale verranno riassemblate moto Benelli e Keeway.
L'apertura di siti produttivi in Sud America - e nello specifico in Brasile - è una manovra necessaria ad aggirare i dazi doganali imposti sui prodotti d'importazione da quei paesi; nello stabilimento di Manaus la prassi è quella di riassemblare moto prodotte negli stabilimenti originari aggiungendo quel minimo di componentistica necessaria per la normativa legale brasiliana, ottenendo così moto "Made in Brasil" pronte da vendere sulla rete sudamericana.
In questo caso, Benelli ha parallelamente aperto il suo primo concessionario a San Paolo; il mercato brasiliano si sta dimostrando sempre più ricettivo nei confronti delle moto di grossa cilindrata, e dunque un terreno quasi vergine appetibilissimo per tutte le Case produttrici per compensare i volumi di vendita in sofferenza nella vecchia Europa.